mercoledì 14 novembre 2018

Satanic panic!



Setta satanica
(Satan's Power, 1978)

di William Sims Bainbridge

saggio

introduzione di Massimo Introvigne

1a ediz. italiana 1992

collana Nuove Spiritualità

(fuori catalogo)



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disclaimer: tutte le immagini del presente articolo, tranne la copertina del libro di mia proprietà e le parti scandite da esso, sono tratte dalla Rete e sono copyright degli aventi diritto.




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[tratto da Setta Satanica, di William Sims Bainbridge]
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Moltissimi anni fa, invitato a pranzo da una persona, curiosando per casa sua mi avvicinai alla libreria in salotto ed attratto dal titolo - Setta satanica - estrassi questo libro e cominciai a sfogliarlo.
La mia curiosità era alle stelle e chiesi in prestito il volume, che lessi avidamente in un paio di giorni, completamente immerso in un'avventura tanto strana quanto affascinante.
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Come spesso succede la mia memoria mitizzò questo volume e negli anni successivi ripensando a questo libro ne decantai le innumerevoli doti a destra e a sinistra. Ma non l'avevo ed il libro era fuori catalogo e internet era ancora di là da venire.
Lo cercai più volte nelle bancarelle di libri usati, ma non fui fortunato.
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Dopo tutti questi anni mi sono finalmente deciso a cercare il volume: l'ho trovato facilmente in rete e l'ho acquistato circa una settimana fa, usato ma come nuovo, l'ho avidamente letto, accorgendomi per altro che in realtà non lo ricordavo quasi per nulla.
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Robert de Grimston (n. 1935) uno dei fondatori di The Process
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E' stata ancora una volta una lettura appassionante, interessante e soprattutto affascinante e, non ultimo, molto istruttiva.
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Ma cominciamo dall'inizio, cioè dalla ahimé troppo breve introduzione di Massimo Introvigne del quale - prima di parlare del libro - intendo dire alcune cose.
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Ho visto il professor Introvigne moltissime volte nella mia città (specialmente durante le manifestazioni di Torino Comics) ma soprattutto ho letto una gran parte della sua sterminata produzione saggistica.
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Nonostante il professor Introvigne abbia posizioni e idee diametralmente opposte alle mie (non che io mi permetta di fare paragoni), nutro una grande stima nei confronti del suo lavoro di studioso e sento anche una, senz'altro irrazionale, simpatia umana verso la sua persona.
Dovete sapere infatti che, tra le altre cose, il professor Introvigne è anche un super-esperto di pop culture, tra cui i fumettiHarry Potter, i vampiri e il mio serial tv preferito di tutti i tempi.
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uno dei libri di Massimo Introvigne che consulto più spesso: indispensabile!
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Nonostante il suo essere fortemente cattolico, i suoi libri sulle nuove religioni, i nuovi culti, il New Age, le sette ecc. sono quanto di più lucido e obiettivo io abbia potuto leggere in materia: Introvigne rinuncia, insomma, a "portare acqua al proprio mulino" in nome di una scientificità onesta, che lascia chi legge liber* di costruirsi autonomamente le proprie opinioni.
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Non seguo le sue produzioni per giornali e riviste, che immagino invece assai più "schierate", ma per quanto riguarda i suoi libri, quelli che ho letto sono davvero - oltreché preziosi e imperdibili per chi coltiva quegli interessi - obiettivi e sempre estremamente interessanti.
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Infine, per chi sia interessato alle religioni, in particolare alle nuove religioni, consiglio una visita su questo sito (che personalmente credo di conoscere quasi a memoria...).
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 (1931 - 2005) fondatrice di The Process
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Setta Satanica (Satan's Power in originale) uscito nel 1978 per la University of California Press, è scritto dal sociologo americano William Sims Bainbridge ed è il frutto di una ricerca partecipata.
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Per ricerca partecipata s'intende che il sociologo invece di "infiltrarsi" clandestinamente nella setta The Process per poi scriverne il resoconto, ha dichiarato onestamente la propria identità e le proprie intenzioni - cioè la ricerca di tipo sociologico.
E' stato accettato dai capi e dagli adepti e ciò ha portato Sims Bainbridge a scalare addirittura la gerarchia, officiare riti, collaborare nelle scritture del gruppo e a fare, seppure in modo non  sempre continuativo e costante, vita in comune coi membri della setta. 
Il ricercatore è quindi diventato una figura amica della setta, o della chiesa come poi si definirà il gruppo. 
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L'amicizia personale intercorsa tra il sociologo e i membri della setta negli anni dell'avventura di The Process pare non abbia influito più di tanto sulla ricerca di Sims Bainbridge.
E il risultato della ricerca è un libro che si legge come fosse un romanzo, non come un trattato sociologico e può essere fruito anche da chi non abbia nemmeno una minima infarinatura di sociologia anche e soprattutto grazie alla chiarezza espositiva dell'autore.
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la pubblicazione di The Process dedicata al sesso
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La storia di The Process [1] comincia nel 1963 con l'incontro di un uomo e una donna entrambi entusiasti membri della chiesa di Scientology e termina con la fine della relazione tra quest'uomo e questa donna e con la conseguente fine di The Process, nella prima metà degli Anni 70.
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Robert de Grimston e Mary Ann MacLean, insofferenti verso molte delle regole loro imposte da Scientology, ma comunque convinti della validità di base di alcune delle  sue tecniche, si distaccano dalla chiesa-madre per fondare un loro proprio gruppo.
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Inizialmente il gruppo propone delle sedute di psicoterapia (o pseudopsicoterapia, come viene talvolta chiamata nel libro) chiamata "analisi delle compulsioni".
Sia de Grimston che MacLean possiedono personalità fuori dal comune e un'intelligenza decisamente superiore alla media.
Data la loro precedente esperienza "religiosa" è evidente che sono due persone alla ricerca di qualcosa che non possono trovare "nel mondo", cioè in "questo" mondo (il nostro, quello di noi "persone grigie" e inconsapevoli).
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Le sedute di "analisi delle compulsioni" si rivelano un successo: la controcultura londinese, pre-swingin london e borghese, risponde bene e in breve tempo la sala delle terapie diventa molto affollata.
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Robert de Grimston somiglia sempre più all'iconica immagine del messia...
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Il passo dalla terapia alla fondazione del culto è abbastanza breve: dal 1963 alla fine del 1965.

Sia de Robert de Grimston che Mary Ann MacLean sono attratti dalle teorie dello psicoanalista transfuga freudiano Alfred Adler, di cui in realtà non leggono testi completi, ma del quale assorbono alcune delle teorie che "circolano" in quel momento e in quell'ambiente.
"Adler ha sostenuto molte cose: Edward e Kitty [de Grimston e Mac Lean] hanno preso alcune delle sue idee e ne hanno respinte altre, evidentemente secondo la risposta emozionale che ciascuna idea ha suscitato in loro." (Setta satanica, pag. 53)
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I primi proseliti della futura "setta" sono giovani donne e uomini della media-bassa borghesia inglese, persone che non hanno particolari problemi (se non quelli che tutt* noi abbiamo normalmente nella vita) ma sono, evidentemente, in ricerca.
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Il gruppo si costituisce, le dinamiche sociali all'interno si rafforzano, quelle verso l'esterno si indeboliscono sempre di più.
Finalmente tra la fine del 1965 e il 1967 de Grimston elabora la sua particolare teologia e The Process - questo il nome scelto - diventa un "Esercito di Dio sulla Terra", gruppo religioso seguace dei quattro Grandi Dei: GeovaLuciferoSatana Cristo. Da culto terapeutico a vera e propria setta religiosa.
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un momento rituale di The Process
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A quel punto i due leader e buona parte del gruppo partono per cercare un luogo che possa fungere da "nuovo Eden"; dopo varie peripezie lo trovano in Messico, un luogo abbastanza desolato vicino al mare, una sorta di villaggio abbandonato, forse di antiche ascendenze Maya, chiamato Xtul (pron. Sctùl con la sc di scena).
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Mille peripezie - tra cui l'essere sopravvissuti d un terribile uragano - ed ulteriori elaborazioni teologiche da parte del "profeta" della setta Robert de Grimston, rinforzano la coesione sociale dei membri e contemporaneamente si sviluppa in loro una fortissima convinzione del fatto che tutto è interpretabile come "segno" da parte delle divinità.
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La teologia della setta è sufficientemente complessa ed elaborata ed è basata sulla "riconciliazione degli opposti" (Geova/Lucifero, Satana/Cristo), ma per una dettagliata descrizione vi rimando al libro che nonostante sia fuori catalogo si trova abbastanza agevolmente a prezzi per nulla alti sia da venditori che fanno riferimento ad amazon o a ebay o in librerie online che trattano l'usato.
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Dopo Xtul, che rimarrà un momento fondante per la/della setta, lasciando chiunque non vi abbia partecipato a uno status psicologico inferiore, il gruppo dirigente ribattezzatosi l'Omega, comincia a viaggiare in lungo e in largo per il mondo. Col denaro raccolto dai membri della setta.
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una delle asserzioni del "Profeta"
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Insieme alla fascinazione per il nazismo (cosa che ho riscontrato in molte sette e/o vari gruppi esoterici) e all'apertura - o al tentativo di apertura - di nuovi "capitoli" (sedi) in varie città del mondo, tra cui Roma che verrà comunque presto abbandonata, la struttura del gruppo si fa sempre più rigida e classificatoria e l'Omega diventa un'entità sempre più distante dai fedeli mentre gli enormi cani pastori tedeschi diventano i sempre presenti accompagnatori dei membri più in vista del culto.
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Il gruppo, infine, diventa chiesa, per la precisione The Process Church of the Final Judgment, con i propri riti, la propria teologia sempre più messianica e apocalittica e le sempre più intricate classificazioni dei fedeli. 
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Più la chiesa si ingrandisce, meno selettiva diventa l'ammissione dei nuovi membri, che - soprattutto negli Stati Uniti - si distaccano molto dalle caratteristiche dei/delle giovani borghesi della Londra del 1963 dei tempi della terapia dell'analisi delle compulsioni: i nuovi membri comprendono ex Hell's Angels, sbandati, tossici, scappati/e di casa, persone con grossissimi problemi psicologici ecc.
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Uno dei primi simboli di The Process Church of the Final Judgement
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Ciò nonostante la raccolta fondi - donazioni che i membri devono chiedere incessantemente ai passanti - procede bene e l'Omega riesce ad accumulare una piccola fortuna guardandosi bene dal condividere la vita nelle fatiscenti sedi dei loro fedeli, ma vivendo in appartamenti di lusso e facendo crociere intorno al mondo, ovviamente a scopo di ricerca.
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Non voglio però dare un'immagine errata rispetto a quella del libro: il sociologo scrittore del libro William Sims Bainbridge, che, ricordo nuovamente, partecipò dall'interno alla sua stessa ricerca su The Process (quindi, a mio giudizio, è più che degno di fede): l'Omega era profondamente coinvolto nella propria funzione direttiva, teologica, profetica. 
Loro erano i leader dei 144.000 salvati di cui parla la Bibbia (Apocalisse 7:3-8 e 14:1-5, per esempio).
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Nel frattempo scoppia un caso che rischia di danneggiare irreversibilmente The ProcessEd Sanders, ex membro della folk-rock band The Fugs scrive un libro su Charles Manson (al tempo già detenuto nelle prigioni americane) nel quale millanta non solo un contatto diretto tra lo stesso e The Process, ma addirittura una diretta influenza della chiesa sul gruppo criminale di Manson, The Family
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Anzi il libro di Sanders [che personalmente non ho letto, mi baso sulla descrizione che ne fa l'autore di Setta Satanica] sostiene che The Process ha funto da vera e propria "scuola preparatoria" per la creazione della Family.
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Verrà fuori che contatti tra Manson e The Process, se mai ci sono stati, hanno riguardato al massimo la sua, comunque non provata, partecipazione a qualche rituale pubblico della chiesa.
Vero è che alcuni membri di The Process, a livello personale, andarono a trovare Manson quando però era già detenuto.

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E arriviamo finalmente a una citazione che può interessare chi segue questo blog a causa della prima parola del suo nome ("fumetti").
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Ora, siccome il passaggio che segue mi ha lasciato particolarmente basito vorrei capire se... ho capito bene! Ecco qui sotto la parte scandita direttamente dalla mia copia del volume, la parte interessante è quella che ho evidenziato in giallo; il soggetto è "i membri di The Church":
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click per ingrandire l'immagine
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Ora, personalmente non trovo nulla di particolarmente strano nell'accostare ad una mitologia/teologia religiosa i supereroi Marvel (o DC che siano), che sono essi stessi delle moderne divinità [2] e addirittura molti di essi/e sono "realmente" divinità, con una loro propria teologia: Thor ne è l'esempio più lampante, non a caso citato per primo nel passaggio riportato qui sopra; ma anche le avventure magiche del Dottor Strange contemporanee agli anni di The Process erano permeate da un'aura di... "realtà" molto forte [...io a 11 anni quasi credevo che DormammuIncuboil Tribunale ViventeEternità ecc. esistessero davvero, da qualche parte... sì, ero un bambino assai sensibile a certe tematiche...] cioè non strillavano da ogni vignetta "questa è solo una storia! tutte balle! ti stiamo solo intrattenendo!", ma anzi molti autori Marvel facevano molta attenzione a inserire nelle storie magiche molta serietà! Ecco, a mio sindacabilissimo parere, una delle differenze fondamentali tra Marvel DC.
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Ho letto da qualche parte che alcuni giovani americani, magari in momenti di alterazione chimica, tentavano davvero di mettere in pratica gli incantesimi sommariamente descritti nelle storie del Dottor Strange.
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Tornando al passo citato: leggete anche voi che "Il Potere [cioè The Process, vedi Nota 1]annoverava tra i suoi più stretti sostenitori il creatore della Marvel Comics"?
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Beninteso, la cosa non mi sconvolge punto, semplicemente mi incuriosisce morbosamente!
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una delle mie cover preferite del Dottor Strange - autore: Frank Brunner
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Cosa intende l'autore del libro per "tra i più stretti sostenitori"?
E cosa intende per "creatore della Marvel Comics"?
Martin Goodman
O non forse il ben più famoso Stan Lee?
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Il Sorridente Stan Lee [uno dei miei miti personali, per inciso] all'epoca era quasi cinquantenne; non che esista un'età specifica per interessarsi alle sette religiose o pseudo tali, ma The Process, secondo la stessa ricerca dell'autore del libro, normalmente attirava persone  decisamente più giovani.
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Mi piacerebbe moltissimo poter approfondire la "frase incriminata", ma in rete non sono riuscito a trovare granché. Se fosse vero che Stan Lee sostenne la setta, anzi a quel tempo già chiesa (ma in che modo? a che titolo? con donazioni? comprando la rivista che i membri di The Processvendevano per strada?...) forse le dirigenze Marvel, specie ora che il marchio è di proprietà Disney, potrebbero aver fatto sparire dalla rete tutto ciò che potesse collegare la figura di Stan Lee a The Process Church of Final Judgment?...
No, qui si scadrebbe nel "complottismo più bieco"...
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Ma certo se l'autore di Setta satanica, l'emerito sociologo William Sims Bainbridge, ha scritto una frase del genere - per altro senza fare alcun nome ("creatore della Marvel" può davvero essere interpretato in più modi) un motivo ci sarà: e il motivo è che qualcuno "in alto" alla Marvel Comicsdell'epoca aveva quantomeno grandi simpatie per The Process.
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click per ingrandire e poter leggere l'articolo
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Non è comunque, quella qui sopra, l'unica citazione della Marvel e dei supereroi: poco sotto l'autore sottolinea che spesso molti membri della chiesa se ne andavano vestiti da supereroi della Marvel [non è strano che la DC non sia citata?...] e che non facessero mistero di voler essere dei supereroi.
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Ad ogni modo rinnovo l'invito: se qualcuno ne sapesse di più sulla faccenda, mi piacerebbe che lasciasse scritto qualcosa nei commenti o mi scrivesse privatamente [fumettidicarta(at)gmail(dot)com]: la mia curiosità sull'argomento è davvero grande!
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Setta satanica?
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Il libro continua ancora per molte e molte pagine, tutte interessanti e - al momento della lunga descrizione della decadenza - anche un bel po' tristi.
Lo stesso autore ha un ricordo dell'esperienza molto drammatico, ma umano e affettuoso.
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Per quanto mi riguarda si pone una domanda generale che ritengo molto importante e che parte dal titolo stesso: Satan's Power in originale e Setta satanica in italiano.
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Sia il titolo inglese che assai maggiormente quello italiano, sono volti a mio parere a suscitare curiosità e credo anche una qual certa pruderie. Certo un libro si deve vendere e Satan's Powerrende meglio di Ricerca sociologica su un culto deviato (quale di fatto è il libro). C'è però da dire che il titolo inglese ha attinenza con il finto nome che l'autore ha scelto per mantenere l'anonimato sul gruppo, ossia The Power [1].
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Ma il titolo italiano è chiaramente scelto per colpire l'immaginazione - e i segreti timori - del pubblico. E non credo che il titolo italiano rispecchi esattamente la verità riguardo The Process Church of the Final Judgment e cerco, in poche righe, di spiegare il perché di questa mia idea.
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Processeans
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La prima teologia del culto prevedeva quattro grandi dèi, come detto sopra, e cercava una "riconciliazione degli opposti" assegnando a ognuno delle quattro divinità un'aspetto non "bello" né "brutto", quanto inevitabile della realtà. D'altronde non è ovvio ed evidente a chiunque che le forze psicologiche che dominano l'umanità non sono innumerevoli, ma potrebbero benissimo essere riassunte in quelle stabilite dalla setta?
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Da qui a definire "satanica" una teologia che tributa culto, incruento e simbolico, oltre che a Satana anche a Geova (il dio dell'Antico Testamento), a Lucifero inteso come luce e amore e a Gesù Cristo può davvero definirsi "satanica"? 
Satana era inteso come simbolico elemento "nemico" e come simbolo delle afflizioni dell'umanità (guerra, miseria ecc.), ma anche come quel nemico che il Nuovo Testamento impone di amare, ossia convertire: infatti la figura di Satana era intesa come strettamente collegata a quella di Cristo, che l'avrebbe alfine redento.
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Le quattro divinità avevano inoltre lo scopo di suddividere le personalità dei membri della setta (e dell'umanità in generale), in modo se vogliamo anche un po' ingenuo e prevedibile: Geova autoritario/passivo aggressivo, Lucifero amore/passione ecc. ecc.
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E' davvero questa la definizione che abbiamo in mente di "setta satanica"?
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Non c'è dubbio che, specialmente nel primo periodo della setta, quello della fascinazione nazi per intenderci, il concetto di "male" fosse più confuso - ed attraente - per i "profeti", ma in nessuna parte del libro si fa intendere che l'Omega o i membri della setta, poi chiesa, fossero "dediti al male", in qualsiasi forma.  
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Lo stesso vivere bene, monetariamente parlando, da parte dell'Omega non era inteso come "sfregio" o truffa verso i semplici membri, ma era frutto della deriva teologico-psicotico-profetica raggiunta da de Grimston e MacLean i quali erano comunque davvero lontanissimi da uno stato di benessere psicologico personale.
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Mi chiedo dunque dove fosse dunque questo aborrito satanismo.
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Ad ogni modo la chiesa non finì benissimo: intorno al 1973 de Grimston e MacLean si separarono come coppia - e la cosa fu tutt'altro che indolore - e la teologia della nuova chiesa, in mano alla sola MacLean, si sviluppò in senso assai diverso dal precedente, presunto "satanismo".
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Mary Ann MacLean portò con sé la maggioranza dei fedeli del capitolo americano e ribattezzò la chiesa Foundation Church of the Millennium (e poi nel corso degli anni cambiò ancora e ancora nome, ma non è argomento del nostro libro) e la teologia mutò radicalmente: la chiesa divenne una chiesa cristiana i cui membri dovevano credere nella Trinità e nella divinità di Gesù Cristo. Niente più Satana né Lucifero, finalmente.
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I capitoli finali di Setta satanica, quelli relativi al breakdown di The Process, sono intensissimi e intrisi di una tristezza umana toccante e disperata... e anche un po' squallida. Ma sempre incredibilmente interessante.
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Consiglio caldamente chi fosse interessat* a questo tipo di argomenti, se già non conosce Setta satanica di William Sims Bainbridge, a procurarselo (costa davvero poco in rete!) perché è un testo fondamentale, ma soprattutto dannatamente interessante e fonte di infinite riflessioni; 440 pagine che ho letteralmente (ri)divorato immergendomi completamente in un'atmosfera irrimediabilmente perduta, ma che con gli anni non ha perso nemmeno un po' del suo fascino.
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Orlando Furioso