venerdì 16 novembre 2018

Oreste del Buono: da Bertoldo a Linus, di F. Vanagolli







ORESTE DEL BUONO 
da "Bertoldo" a "Linus"

Il più eclettico
intellettuale italiano
e i fumetti



di Francesco Vanagolli


saggio, brossura, 182 pag.
con illustraz. in b/n

euro 15

Edizioni Il Foglio





Provate a digitare, nella stringa lì in alto a sinistra - quella per la ricerca all'interno del blog - il nome di Francesco Vanagolli: verranno fuori decine di articoli e veri e propri saggi brevi scritti negli anni per Fumetti di Carta, tutti ricchi e interessanti (posso tranquillamente sbilanciarmi a dire "i migliori articoli di Fumetti di Carta" senza che nessuno s'offenda) e sempre estremamente godibili.

Qualche esempio, davvero a caso: il saggio sulla Play Press, l'analisi dell'Amazing Spider-Man di Lee e Romita Sr o di quello di John Byrne o ancora il meraviglioso articolo in quattro parti Road to Brand New Day... e moltissimi altri.

Francesco ha innegabilmente un dono per la scrittura, un dono raro: riesce a trasfondere la sua passione in quello che scrive e quello che scrive è sempre documentato, preciso, mai noioso anche quando sciorina dati e fonti.

E' quello che definirei un "mostro" di conoscenza sui fumetti: ne sa davvero tanto e, a differenza di molti wannabes, non si "documenta" su fonti di seconda o terza mano, ma va direttamente alle fonti originali. Altra dote rara, in un periodo nel quale moltissimi articoli, in rete o meno, sono patetici copincolla malamente assemblati.

Last but not least: molti dei fumetti americani che abbiamo letto negli ultimi anni li ha tradotti Francesco, facendo anche in questo caso un magnifico lavoro. [QUI una sua intervista sul sito americano 13th Dimension]

Ricordo inoltre un altro bel libro di Francesco, di cui parlai ai tempi della sua uscita in libreria proprio qui.

Da ciò che ho scritto finora è evidente l'enorme, enorme stima che ho nei suoi confronti. Stima assolutamente motivata, anche perché sono personalmente esigentissimo (ai limiti del pedantismo) sui saggi e gli articoli riguardanti i fumetti: tra comunicati stampa mascherati da  "articoli", blabla limitantisi a "mi piace"/"non mi piace" e pezzi in cui la lingua italiana è massacrata e i concetti espressi sono da seconda elementare, è difficile oggi trovare qualcosa di valido, interessante e arricchente da leggere sui fumetti, specialmente in rete.

Bene, e dopo questo piccolo, ma motivatissimo, sfogo torniamo all'oggetto di questo mio modesto scritto, finalizzato a far venire a qualcun* di voi la voglia di prendere il libro di Francesco Vanagollie approfondire la conoscenza di una delle menti più illustri del dopoguerra italiano: Oreste del Buono.

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il primo numero di Linus (1965)


Come avete potuto vedere dalla pagina di wikipedia, Oreste del Buono - d'ora in poi OdB - è stato un intellettuale dai molteplici interessi e attività, ma quello che ci interessa qui è il suo rapporto, strettissimo, coi fumetti

Dopo la prefazione di Mirko Tavosanis dell'Università di Pisa, Francesco Vanagolli comincia il suo libro con un rapido ed essenziale excursus sulle attività di OdB dai suoi inizi come vignettista del Bertoldo, prima della II Guerra Mondiale, sino alla sua scomparsa nel 2003, ci ricorda quanto fu fondamentale l'attività di "sdoganamento" dei fumetti in Italia avvenuta tramite l'instancabile lavoro dell'OdB: prima ancora di Linus, suoi scritti sui fumetti si trovano su importantissime riviste letterarie dell'immediato dopoguerra (ad es. "Il Politecnico") e insieme a lui agirono in tal senso giganti come Elio Vittorini e Umberto Eco, tanto per fare due nomi.

"E' anche per suo merito [di OdB] se il fumetto, guardato a lungo come un mero passatempo, oggi appare fatto oggetto di maggiore attenzione della stessa critica letteraria, che vi si avvicina con i suoi strumenti più sofisticati" (Francesco Vanagolli: "Oreste del Buono: da Bertoldo a Linus" - pag. 11)

Per fare un esempio veramente minimo, è dunque anche merito di OdB se io sto scrivendo e voi state leggendo queste modestissime righe.

L'esistenza di Linus, che divenne qualcosa di più di un puro contenitore di fumetti, è fondamentale per la diffusione e la conoscenza delle principali strips americane e per la stessa nascita di un settore importantissimo del fumetto italiano.

La stessa diffusione del termine "fumetto" - termine dato sempre per scontato, ma raramente studiato in modo approfondito - viene analizzata da OdB e riportata da Francesco all'inizio del libro. 

Oreste del Buono (1923 - 2003)


Il saggio prosegue con la storia del mensile Linus, di cui OdB da collaboratore diventò direttore a partire dal 1972. Impagabili e preziose sono, oltre alle testimonianze riportate dagli stralci delle lettere dei lettori e soprattutto delle lettrici che ci fanno letteralmente annusare l'atmosfera generale dell'epoca, le discussioni e le polemiche che la rivista suscitava (talvolta persino sui quotidiani coevi) sui fumetti americani e sulle posizioni politiche e della redazione e dei fumetti stessi (vedi "Dick Tracy è di destra!", pag. 55).

Dicevo prima: le fonti. Francesco per la scrittura di questo libro ha fatto un lavoro mostruoso per quanto riguarda l'andare a reperire le fonti originali (quindi Linus, l'Enciclopedia del Fumetto, della quale uscì purtroppo un solo volume, e gli innumerevoli saggi, articoli, scritti e quant'altro) e leggendo il suo libro possiamo finalmente fruire di interventi e citazioni, anche lunghe, dirette, che non potremmo reperire altrove se non a prezzo di mostruose ricerche che nessun* di noi avrebbe mai la voglia e la pazienza di fare.

Valentina, di Guido Crepax
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Come ad esempio le citazioni dirette di OdB tratte dal primo - e unico - volume dell'Enciclopedia del Fumetto, saggi che ancora oggi mantengono freschezza e la conoscenza dei quali dovrebbe essere appannaggio di ogni ver* appassionat* di fumetto.

Bellissime da leggere le introduzioni di OdB a personaggi come Yellow KidDick Tracy o Little Nemo(in cui scomoda, giustamente, il dottor Freud): in quest'ultima soprattutto OdB si fa non solo critico del fumetto, ma critico della società, dei bisogni e dei sogni, con uno scritto che oltre alla magnificenza stilistica denota una sapienza e una capacità di riflessione davvero rari.

In questo capitolo i saggi di OdB sono inframezzati dalle riflessioni e dalle spiegazioni di Francesco Vanagolli che ci aiuta ad inquadrare e contestualizzare il tutto.
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Uno dei concetti fondamentali - tutt'altro che scontati - che ancora oggi OdB, tramite il libro di Francesco, ha da insegnarci è che ogni cosa, compreso o a maggior ragione il fumetto, deriva, dipende e/o discende, è collegata a, fa riferimento a qualcosa d'altro. Indicativo a questo proposito è il pezzo sulla nascita di Dick Tracy, sia il brano tratto dal saggio di OdB che le spiegazioni e contestualizzazioni di Vanagolli.

"OdB non considera mai il fumetto un mondo a sé"(Francesco Vanagolli: "Oreste del Buono: da Bertoldo a Linus" - pag. 91)

La carriera di OdB comprende anche la direzione della rivista di fumetti L'Eternauta dal 1988; tornerà poi a dirigere Linus e infine sarà assiduo collaboratore del quotidiano torinese La Stampa, con articoli, brevi saggi e recensioni a tema sia letterario che fumettistico, nella rubrica Amici Maestri.

A questo proposito Vanagolli spiega che:

"[...] gli articoli sono tutti di sua produzione. Un lavoro a dir poco mastodontico, unico, che nemmeno i saggi sul fumetto usciti in questi anni sono riusciti a eguagliare in completezza e capacità espositiva."(Francesco Vanagolli: "Oreste del Buono: da Bertoldo a Linus" - pag. 119)


L'Eternauta n. 60, 1988

Dopo alcune pagine contenenti una bibliografia essenziale degli scritti di OdB, Francesco Vanagolli propone l'Appendice, la parte più emotivamente ricca, almeno per quanto mi riguarda, in quanto contiene ad esempio la trascrizione della tavola rotonda sul fumetto tenutasi a Bordighera nel 1965, comparsa nel primo numero di Linus, con gli interventi di OdB, Elio Vittorini e Umberto Eco; vi sono poi interviste condotte dallo stesso Vanagolli a persone (Mollica, Rumor) che hanno conosciuto e/o collaborato con OdB.
Infine, conclude il libro una graditissima antologia di scritti di OdB apparsi sulla succitata rubrica Amici Maestri.

Perché tutto questo dovrebbe interessarci oggi, in quanto appassionat* di fumetti?
Fumetto di qualità, Guido Crepax, Hugo Pratt, Barbarella, Lorenzo Mattotti, Andrea Pazienza, Igort, PeanutsCalvin & Hobbes, Altan, Staino, Doonesbury... su quale rivista, e diretta da chi, pensate abbiano esordito, o siano diventati famosi, nel nostro Paese?... e, come dicevo più sopra, e fatte le debite proporzioni, noi siamo qui a scrivere e a leggere anche grazie all'opera di una grande mente come Oreste del Buono.

Grazie quindi a Francesco Vanagolli, grazie davvero e di cuore, per aver scritto questo libro, prezioso, bello, ricco e interessante, pieno di cose e - come dico sempre (perché per me sono importantissimi) - di stimoli.