I Satanisti
storia, riti e miti
del satanismo
di Massimo Introvigne
saggio, 2010
volume brossurato, 440 pagine
euro 25
Sugarco Edizioni
"Dalla corte del Re Sole alla California della Chiesa di Satana, dalla Francia del secolo XIX ai culti satanici contemporanei di Torino e di New York, dagli Hell-Fire Club alle Bestie di Satana, Introvigne ricostruisce con dovizia di particolari - e con un rigoroso esame di fonti e documenti - la storia del satanismo dal Seicento ai giorni nostri.
[dalla quarta di copertina de I Satanisti]
Di Massimo Introvigne ho gia parlato un po' QUI a proposito dell'introduzione al volume Setta Satanica. Come dicevo in quell'occasione, amo molto leggere i suoi libri che considero, oltre che incredibilmente interessanti, fonte pressoché infinita di stimoli.
Introvigne è detestato da molti dei più ottusi fondamentalisti cristiani dai quali viene considerato né più né meno che un satanista egli stesso [1]...
Non bastasse è detestato, spero un po' più cordialmente, anche da alcuni esoteristi italiani, massoni ecc.
L'autore fa parte di un'organizzazione cattolica a sua volta, a mio modo di vedere, fondamentalista (auspicano un tipo di società "a maggior gloria di Dio" [il loro dio, ovviamente] nella quale vivere sarebbe, per me e per qualche decina di altri milioni di persone, un vero incubo...) e spesso accusata di catto-fascismo (fonte: wikipedia).
Nonostante la sua forte appartenenza a una ben determinata convinzione religiosa, riesce mirabilmente a tener fuori le sue proprie idee e convinzioni dalla sua opera di divulgazione, nella quale i giudizi personali sono rari: lascia infatti a chi legge il compito, e l'onere, di farsi una sua propria idea e opinione.
In un momento storico in cui "tutto vale tutto" e l'opinione fondata sul nulla di qualsiasi idiota "vale" tanto quanto quella dello studioso e in cui la reiterazione di una menzogna la trasforma automaticamente in "verità" e le prove di quanto viene affermato vengono considerate inutili orpelli "intellettuali" (parola divenuta oramai insulto), la lettura di un libro come I Satanisti fa bene non foss'altro perché mostra che ogni affermazione, ogni descrizione, biografia ecc. è supportata da documentazione puntuale, quando non da conoscenze personali dell'autore fatte direttamente "sul campo".
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Oltre a descrivere e raccontare con assoluta e documentata precisione l'origine del moderno satanismo, tesi del libro è dimostrare come esso non abbia - come preteso dagli stessi satanisti - un'origine antichissima e mitica, ma al contrario abbia una data di nascita molto meno antica di quanto millantato (XVII secolo) e una tradizione pazientemente costruita pezzo a pezzo da persone vissute nella modernità e della contemporaneità.
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L'autore inoltre pone la massima attenzione nel definire e delimitare il satanismo, distinguendolo da ciò che potrebbe apparentemente somigliargli, ma non è.
A mio parere sono proprio queste ultime idee a indurre molti fondamentalisti (prevalentemente di area protestante) nel considerare Introvigne un satanista egli stesso: una delle maggiori consolazioni che i fondamentalisti possiedono è quella di pensarsi immuni dal male, collocandosi totalmente dalla parte del bene: il male, i crimini, il mal funzionamento del pianeta, le tragedie che continuamente accadono nel mondo sono solo colpa del Diavolo, di Satana e dei suoi adepti. Negando ciò ci si pone in una posizione molto scomoda, anche senza saperlo ci si mette "dalla parte del diavolo".
Anche se Massimo Introvigne è un convinto cattolico e personalmente crede nell'esistenza personale del Diavolo, il fatto che nei suoi libri consideri razionalmente il fenomeno del cosiddetto Satanic Panic e quello dei movimenti anti-sette, oltre a quello delle contro-sette, lo pone in una situazione difficile da gestire per chi dà a Satana e ai satanisti la colpa di tutto (anche della propria infelicità, presumo...).
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Anton Szandor Artur LaVey (al centro, vestito da diavolo) durante i favolosi Sixties |
Oltre a descrivere e raccontare con assoluta e documentata precisione l'origine del moderno satanismo, tesi del libro è dimostrare come esso non abbia - come preteso dagli stessi satanisti - un'origine antichissima e mitica, ma al contrario abbia una data di nascita molto meno antica di quanto millantato (XVII secolo) e una tradizione pazientemente costruita pezzo a pezzo da persone vissute nella modernità e della contemporaneità.
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L'autore inoltre pone la massima attenzione nel definire e delimitare il satanismo, distinguendolo da ciò che potrebbe apparentemente somigliargli, ma non è.
A mio parere sono proprio queste ultime idee a indurre molti fondamentalisti (prevalentemente di area protestante) nel considerare Introvigne un satanista egli stesso: una delle maggiori consolazioni che i fondamentalisti possiedono è quella di pensarsi immuni dal male, collocandosi totalmente dalla parte del bene: il male, i crimini, il mal funzionamento del pianeta, le tragedie che continuamente accadono nel mondo sono solo colpa del Diavolo, di Satana e dei suoi adepti. Negando ciò ci si pone in una posizione molto scomoda, anche senza saperlo ci si mette "dalla parte del diavolo".
Anche se Massimo Introvigne è un convinto cattolico e personalmente crede nell'esistenza personale del Diavolo, il fatto che nei suoi libri consideri razionalmente il fenomeno del cosiddetto Satanic Panic e quello dei movimenti anti-sette, oltre a quello delle contro-sette, lo pone in una situazione difficile da gestire per chi dà a Satana e ai satanisti la colpa di tutto (anche della propria infelicità, presumo...).
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Insomma, se il mondo sia realmente governato da una cricca di satanisti che agli ordini del Signore delle Tenebre sacrificano decine di migliaia di bambini all'anno per far girare il mondo come vogliono loro [2] forse non lo sapremo mai.
Possiamo però, se interessati o affascinati dalla questione del satanismo, informarci cercando e leggendo libri come questo di Massimo Introvigne.
Il volume è suddiviso in tre parti: nella prima vengono analizzate e descritte le origini del satanismo, da collocarsi nella Francia dei Sei e del Settecento; la seconda parte si occupa del satanismo classico, facente capo a un periodo che va dal 1821 al 1952 e infine - la parte che personalmente ho trovato più interessante - l'autore si occupa del satanismo contemporaneo, fino al 2010 che è l'anno di uscita del libro.
Ho trovato davvero coraggiosa la parte del libro che si occupa dei movimenti anti-sette (laici), di quelli contro-sette (religiosi) e del fenomeno prevalentemente americano del cosiddetto satanic panic: parti in cui l'autore dimostra grande onestà intellettuale e una visione delle cose il più oggettiva possibile, sacrificando - immagino non facilmente - le proprie idee personali e convinzioni religiose in nome di un lodevolissimo approccio scientifico alla questione.
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Possiamo però, se interessati o affascinati dalla questione del satanismo, informarci cercando e leggendo libri come questo di Massimo Introvigne.
Il volume è suddiviso in tre parti: nella prima vengono analizzate e descritte le origini del satanismo, da collocarsi nella Francia dei Sei e del Settecento; la seconda parte si occupa del satanismo classico, facente capo a un periodo che va dal 1821 al 1952 e infine - la parte che personalmente ho trovato più interessante - l'autore si occupa del satanismo contemporaneo, fino al 2010 che è l'anno di uscita del libro.
Ho trovato davvero coraggiosa la parte del libro che si occupa dei movimenti anti-sette (laici), di quelli contro-sette (religiosi) e del fenomeno prevalentemente americano del cosiddetto satanic panic: parti in cui l'autore dimostra grande onestà intellettuale e una visione delle cose il più oggettiva possibile, sacrificando - immagino non facilmente - le proprie idee personali e convinzioni religiose in nome di un lodevolissimo approccio scientifico alla questione.
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Note:
[1] Per alcune denominazioni cristiane, qualsiasi cosa non sia perfettamente in linea con la loro ideologia religiosa è satanica, proviene da Satana in persona; allo stesso modo, per molti fondamentalisti cattolici, alcune delle denominazioni di cui sopra sono esse stesse sataniche... E', insomma, un satanizzarsi a vicenda. Tutto ciò potrebbe sembrare ridicolo, se non fosse che moltissime persone soffrono dolori indicibili a causa di queste feroci, disumane, intolleranti, prevaricatrici ideologie religiose.
[2] ...pensare che il neo-capitalismo fa le stesse cose senza bisogno di Satana e dei sacrifici rituali... o meglio, i sacrifici li impongono a noi e soprattutto alle migliaia di bambini che a causa delle loro sporche guerre e politiche di depredamento dei paesi del cosiddetto Terzo e Quarto Mondo crepano di fame e di stenti ogni giorno... no, direi che Satana in tutto ciò non c'entra proprio una beneamata mazza...
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...non ho mai capito se questa statua esiste davvero o è una photoshoppata... |
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