Blackout a Torino
cd, 20 trax
EU'91 Serbian League, 2007
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5° Braccio - Orlando, Vankiglia 1982 |
La rabbia è stata una costante in tutta la storia del punk: la rabbia di chi si sente diverso, di chi si sente emarginato, dimenticato e oppresso. La rabbia di chi vuole reagire.
Il 5° Braccio è uno dei gruppi più influenti della scena punk italiana degli anni 80, comprendendo persone che hanno poi proseguito in gruppi conosciuti in tutto il mondo come i Negazione, il Declino e i Contrazione.
"Blackout a Torino" raccoglie tutta la discografia del gruppo, sia in studio che dal vivo, e comincia, com'è giusto, dall'inizio: una lettera dal 5° braccio del carcere speciale di Fossombrone che spiega l'ispirazione per il nome del gruppo e, paradossalmente, introdusse anche l'ultimo concerto del gruppo.
Vengono i brividi ascoltando le parole cantante da Sergio e Mara e i suoni claustrofobici di Tax (chitarra), Orlando (basso, batteria), Paola (batteria) e Filippo (basso). I sentimenti e le idee dei punk di inizio anni 80 sono sviscerati con violenza, passione e senza mezzi termini. In una manciata di canzoni si esprime tutto l'hardcore punk: la voglia di cambiare la società (Fai Qualcosa, Mai Più Tortura, Occupazione, Punkanimazione, Pisceremo sulle Vostre Tombe), i motivi per cambiarla (Rabbia e Disperazione, Repressione, Allucinazione Metropolitana, Ricambio Umano, Sopravvivenza) e la paura di non riuscirci (Paura). A testimonianza della forza della band c'è la seconda parte del disco, composta da registrazioni dal vivo, che surclassano senza troppi problemi le performances di decine di gruppi odierni, che spesso faticano a trovare le motivazioni per portare avanti un discorso musicale.
5° Braccio a Feltre, 1982 |
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Qualcuno potrà dire che i membri del 5° Braccio abbiano dato il meglio con le esperienze musicali successive. Musicalmente può essere vero, ma è quasi scontato che con l'esperienza la tecnica migliori, soprattutto in chi ha già le carte decisamente in regola. In questo disco, però, la schiettezza dei testi lascia attoniti, mentre nei lavori e nelle esperienze successivi il tutto diventa più mediato. Basta prendere un pezzo come Pisceremo sulle Vostre Tombe per capire che qui c'è poco da scherzare: pezzi così diretti e violenti già dal titolo non se ne trovano tantissimi negli anni successivi.Il restauro delle registrazioni è veramente fatto ad arte, e i pezzi non risentono minimanente del passaggio da nastro a cd. La confezione digipack è accattivante e salta decisamente all'occhio, anche grazie all'ottima scelta per l'immagine di copertina. L'unica pecca è la mancanza di un booklet con informazioni sul gruppo e sul periodo in cui è nato: sarebbe stato utile a chi, come me, non c'era. D'altro canto, il pieghevole riporta diverse ottime foto che danno una buona idea dell'atmosfera che c'era ai concerti del gruppo.
5° Braccio, Torino 1982 |
Infine, si devono ringraziare i 5° Braccio che hanno ispirato e continuano a ispirare tantissimi ragazzi fino ai giorni nostri.
ENRICO CAP. PIXEL MENIN - Aprile 2007
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