Michael Allred, disegni
Steve Horton, testi
Laura Allred, colori
prefazione di Neil Gaiman
traduzione di Luigi Mutti,
lettering di Lucia Truccone,
supervisione di Marco Ricompensa
Panini Comics
euro 24
"Ho letto di David Bowie prima ancora di aver mai sentito la sua musica. Avevo undici anni."
[Neil Gaiman, dalla Prefazione]
Finalmente posso dire
di avere un'importante cosa in comune col mio mito Neil Gaiman! Stessa
cosa successe a me, stessa identica età: era una pagina di Ciao2001 ed
era il 1971 e rimasi totalmente incantato per interminabili minuti a
guardare una foto a tutta pagina di quell'Alieno truccato, con una
giacca piena di lustrini la bocca aperta nel canto e una chitarra
acustica a dodici corde a tracolla... e fu amore immediato. Ma di
questo parlerò un'altra volta. Ora parliamo di fumetti.
Ancora una volta uno stile, personalissimo, che si ama o si detesta incondizionatamente. Mi schiero subito: io adoro da sempre lo stile di Michael Allred. Contraltare a quello che giudico il suo opposto: Alex Ross. Grande artista, Ross, ma con un segno che trovo insopportabilmente realistico-fotografico - e so di ghettizzarmi da me in una a sua volta detestata minoranza - e quindi poco o nulla fumettoso; dove invece Allred col suo stile morbido, sensuale, cartoonesco, col suo tratto fatto di linee belle spesse rappresenta al meglio una delle mie personali idee di Fumetto.
Steve Marriott, Marc Bolan, Bowie |
Dove
il primo evidenziando le pieghe di un supermantello o le rughe di un
vecchio volto pretende di dare maggior credibilità a una storia
d'invenzione, il secondo piega la realtà al fantastico e crea un mondo,
un Allred-World, stilizzato e con prospettive ardite,
psychedelico e coloratissimo, colori espressivi e non realistici opera
della moglie Laura Allred.
BOWIE - Stardust, Rayguns & Moonage Daydreams
oltre che un fumetto è un oggetto bello da tocccare e da guardare prima
ancora che da leggere: un sontuoso cofanetto trasparente cela e
contemporaneamente anticipa il contenuto, il volume vero e proprio;
abbiamo così due copertine diverse ed entrambe di tremendo impatto
grafico, con la cover del volume compenetrata dai segni della custodia
di plastica trasperente a definire così una terza cover. Molto, molto
affascinante!
Madman di Michael Allred |
Non poteva che essere Michael Allred a disegnare questo libro: guardate il Madman
qui sopra - la sua più celebre e celebrata creazione: non è un po'
bowiano anch'esso, fulmine compreso?... Oltre al fatto che è anch'egli -
Allred, non Madman - un adoratore di Bowie e "si allena a disegnarlo da tutta la vita", da quando cioè lo scoprì da bambino.
Nulla so, invece, dell'autore dei testi Steve Horton (anche Allred, comunque, è autore di sceneggiatura e testi, a quanto mi è parso di capire), non ha una pagina dedicata su Wikipedia e da quanto leggo in giro ha sceneggiato fumetti per DC Comics, Dark Horse, Image e altre case editrici; prima di questo BOWIE non avevo mai letto un fumetto scritto da lui.
Bolder, Bowie, Woodmansey, Ronson: The Spiders from Mars |
La parte di carriera/vita di Bowie di cui tratta il libro è quella di Ziggy Stardust (Stardust, Rayguns & Moonage Daydreams sono parti di titoli dell'album The Rise and Fall of Ziggy Stardust and The Spiders From Mars,
RCA, 1972), ossia della "nascita" di David Bowie, del personaggio David
Bowie, delle prime cose, le prime band, collaborazioni, insuccessi,
sino all'arrivo della band "defintiva" - gli Spiders from Mars - e alla nascita del personaggio di Ziggy Stardust.
Gli
episodi della vita di Bowie, artistica e non (arduo, comunque, definire
confini rigidi tra le due...) si susseguono tra le pagine in modo non
continuativo: si passa da un episodio all'altro e dialoghi e pensieri
sono per la maggior parte interpretazioni degli autori. Interpretazioni
verosimili, s'intende.
D'altronde Bowie ha rilasciato nella sua
carriera centinaia di interviste (anche se molte delle quali
contraddittorie, con smentite e conferme alternate come in un grande
Gioco) e su di lui sono stato scritti centinaia di libri.
Quindi siamo abbastanza a conoscenza di cosa sia accaduto nella sua vita.
La morte di Brian Jones (stesso cognome di Bowie...), Tommy, la prima opera-rock degli Who, il successo di Marc Bolan, amico/rivale da sempre, il primo allunaggio durante il quale la BBC trasmette la (nuova e migliorissima!) versione di Space Oddity, di fatto il successo che lancerà la carriera del Nostro.
Gli avvenimenti sono un po' romanzati, ma non dobbiamo infastidirci perché parliamo della vita di una Leggenda, una vera e propria Icona diventata in vita e in morte più grande di se stessa.
Per me che sono un grande fan di Mick Ronson - uno dei più sottostimati chitarristi della storia del Rock'N'Roll che ci ha prematuramente lasciato nel 1993 - è particolarmente interessante, e commovente, leggere del loro primo incontro; leggere di lui in tutto il libro, in verità, perché Ronson contribuì immensamente alla "nascita" di Bowie.
"Ronno" e Bowie |
Comunque
non dobbiamo aspettarci propriamente una storia, nell'usuale senso del
termine: possono trascorrere settimane o mesi tra una pagina e l'altra,
tra una vignetta e l'altra, il tempo in questo libro scorre "per tappe",
le più importanti della vita/carriera di Bowie.
Quindi non è proprio
una storia-a-fumetti, quanto una storia illustrata: anche se sono più
che presenti i balloons, e ciò basta a rendere il fumetto "fumetto", si
tratta di tappe della carriera di Bowie e molte delle tavole e delle
vignette sono interpretazioni di Allred di famosissime fotografie.
Questa operazione rende ancora più iconico Bowie e gli altri Personaggi
che popolano questa sorta di biografia per vignette.
Credo che come tutte le opere ben realizzate BOWIE - Stardust, Rayguns & Moonage Daydreams
possa interessare ed essere (molto) apprezzato sia da chi è super-fan
[presente!] e quindi conosce già tutto quanto viene narrato, sia da chi
magari conosce Bowie in modo superficiale o non lo conosce affatto. Per
i/le fan sarà anche un bel gioco riconoscere a colpo d'occhio gli
episodi, i volti, le fotografie famose, le situazioni.
Una
critica la vogliamo fare? Tanto non inficia la validità dell'opera.
Proprio per la sostanza dell'opera stessa, ossia l'interpretazione,
molti dialoghi appaiono un po' legnosi e forzati (e anche: troppi
sorrisi!). E' una cosa che ho visto spesso quando si tratta di narrare
avvenimenti realmente accaduti dei quali non c'è testimonianza
registrata (audio o video o diari ecc.). C'è un tentativo di rendere i
dialoghi il più aderenti possibile alla "realtà", dialoghi che infine
non sono né completamente inventati né completamente "reali".
Ad esempio quando Bowie e i suoi Spiders from Mars - per la cronaca: Mick Ronson, chitarre; Trevor Bolder, basso; Woody Woodsmaney, batteria: di quest'ultimo ho già in preordine la biografia che non vedo l'ora di leggere! e infine Mike Garson,
tastiere - chiacchierano o litigano traspare un po' troppo lo sforzo
dello sceneggiatore di rendere "reale" e credibile il dialogo con
l'effetto, invece, il tutto un po' legnoso, appunto.
Una cosa
molto personale, una sciocchezza probabilmente, è che mi ha quasi
commosso "sentire" Bowie "parlare italiano": me l'ha fatto sentire "più
vicino". Non è la prima volta che si sente Bowie parlare italiano, ma le
altre due volte che ricordo sono brutte, pessime esperienze: la cover
di Volare e l'orrenda versione italiana di Space Oddity "Ragazzo Sola, Ragazza Sola", scritta da un Mogol mai in così pessima forma...) e cerco sempre di dimenticarle.
Mick "Ronno" Ronson |
Ovviamente
la cosa miglire da fare è leggere - guardare - il libro mentre si
ascolta la musica di Bowie per un'esperienza immersiva molto
gratificante per occhi, orecchie e mente.
E poi, non foss'altro che
per i bellissimi disegni di Michael Allred, bellissimi specialmente
quando al di là della "biografia" crea scenari psychedelici e onirici,
frutto - quelli sì - della sola ispirazione del disegnatore, delle
sensazioni provate ascoltando la musica di Bowie, leggendone i testi,
entrando dentro le sue immortali canzoni.
Come dice Michael Allredd alla fine della sua postfazione: "QUESTO LIBRO VA ASCOLTATO AL MASSIMO VOLUME!"
Orlando Furioso (Febbraio 2021)
Nessun commento:
Posta un commento