martedì 15 giugno 2021

Apocalisse Peluche di Carlton Mellick III

 Posted: 28 Nov 2016 10:17 AM PST

Apocalisse Peluche
[Cuddly Holocaust]

di Carlton Mellick III

romanzo, bizarro fiction, horror

traduzione: Giovanni Fioretti
illustrrazione cover: Manuel Preitano
postfazione: Chiara Gamberetta

ebook in vendita qui o qui o...


collana Vaporteppa n. 14


Antonio Tombolini Editore


euro 1,99


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"Peluche, bambole e soldatini dotati di intelligenza artificiale non ne potevano più di venire maltrattati da bambini viziati e distrutti al minimo accenno di ribellione. Senza libertà, senza diritti, senza una speranza per il futuro, la loro unica possibilità di salvezza era di sterminare gli umani."  [dalla descrizione su Vaporteppa]
 
 
Vi racconto il mio approccio/incontro col bizarro fiction, non perché sia interessante in sé, ma perché può aiutare a capire che non si smette mai di imparare. Poi cercherò di instillarvi un po' di interesse per uno dei romanzi più - come dire - divertenti che abbia letto negli ultimi tempi (anni?).
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l'autore: Carlton Mellick III.
No, non è esattamente un prete...
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Da un (bel) po' di tempo continuavo a incontrare articoli, recensioni, considerazioni ecc. in merito ai generi letterari chiamati New weird e Bizarro fiction che, almeno in teoria, avrebbero dovuto solleticare il mio interesse al punto da provare a leggerne qualche produzione. 
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In realtà stavo rischiando quello che mi è accaduto con la nuova e nuovissima generazione di horror movies: molto fascino, tanto interesse, interi pomeriggi e serate a leggerne in rete (recensioni, articoli, saggi ecc.) per poi non riuscire a vederne praticamente nessuno.
Perché? Perché "non è roba che fa per me!".
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Uno dei film che "so a memoria" e di cui ho letto tutto il leggibile...
peccato che non abbia mai avuto il coraggio di vederlo!
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Sono sempre stato convinto che non essendo possibile leggere, vedere, ascoltare, assaggiare tutto, allora una serie di cose le devo escludere a priori, basandomi sul mio istinto, su ciò che so, sui miei gusti oppure se preferite sulla mia presunzione.
Intendiamoci: sono ancora completamente convinto di tutto ciò, è innegabile che non si possa "fare" tutto e che ogni scelta è anche un'esclusione. Così come sono ancora convinto che anche se non ho mai assaggiato la cacca, resto convinto che sia disgustosa ed escludo volentieri l'ipotesi di un assaggio. Sbaglierò, magari la cacca è deliziosa... beh, pazienza, accetto il rischio dell'errore e continuerò a non assaggiarla!
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Al di là di questo sgradevole, ma necessario, excursus scatologico, ultimamente continuavo a leggere o in certi casi addirittura a ri-leggere articoli recensioni e così via riguardanti il New weird e il Bizarro fiction, prevalentemente sul sito Baionette Librarie, su Tapirullanza e sul blog Gamberi Fantasy, però non più visibile da qualche giorno.
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Evidentemente qualcosa - come per la nuova frontiera del cinema horror - qualcosa di questo nuovo genere letterario autonominatosi Bizarro fiction suscitava una certa attrazione su di me. 
Per quanto riguarda le letture libresche pur essendo - come quasi tutti - di un'ignoranza abissale, sono sempre stato un dannatissimo snob. Eh beh, non è che possiamo tutti essere perfetti, nevvero? 

Leggo quasi esclusivamente classici [1] (che poi li capisca anche è un altro conto) e non sono minimamente attirato dalle nuove leve. Beh, c'è anche un motivo per questo: tra tutte le cose che ho letto autoprodotte, autopubblicate, pubblicate gratis in rete ecc., quelle che mi sono piaciute saranno uno 0,02 per cento, a essere larghi di manica. Certamente è un problema mio che non capisco la grandezza di questi/e diciassettenni (o poco più) geni incompresi, ma è umano che quando un'esperienza negativa si ripete più volte, alla fine la si eviti.
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Cover dell'edizione americana
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Quindi per quanto indubbiamente incuriosito, ero scettico sul fatto che questo tipo di letteratura potesse essere "adatta" a me. Inoltre, chissà perché, me la immaginavo anche scritta non troppo bene, così, forse per esigenze di ulteriore bizzarria". Ero, insomma, già a buon punto nella produzione di un pregiudizio.
Stavolta però ha vinto la curiosità e alla fine, convinto anche dal prezzo che definire "abbordabile" è un eufemismo, mi sono convinto ad acquistare e a leggere il mio primo ebook di Bizarro fiction: Apocalisse Peluche, di Carlton Mellick III, della collana Vaporteppa per la casa editrice Antonio Tombolini Editore, uscito originariamente nel 2013 per l'americana Eraserhead Press.
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Per avere un cenno sulla trama basta andare sul sito di Vaporteppa, così come ho fatto io prima dell'acquisto, e ci si rende subito conto, se si è digiuni di Bizarro fiction come il sottoscritto, che stiamo parlando di qualcosa di veramente, veramente... bizzarro! 
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carini vero?... vero?... VERO???...
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Ora, per quanto ho capito, il genere Bizarro fiction si basa, ovviamente, sulla bizzarria, ma dando per scontato (patto sottoscritto con chi legge) che tutta quella bizzarria abbia una sua logica e coerenza interna. Inutile, anzi controproducente - e anche un po' da stronzi, secondo me - farsi domande di tipo "scientifico" o che rispecchino troppo una logica "realistica". Insomma, siamo lontani per esempio dalla fantascienza che appunto proprio perché contiene al suo interno la parola "scienza" deve necessariamente "agire" in un universo scientificamente credibile (almeno credo, non sono un esperto di sf, anche se ne ho letta e ne leggo ancora parecchia).
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Ma allora nel Bizarro fiction ci si può buttare dentro qualsiasi cosa senza preoccuparsi di nulla che non sia l'altissimo tasso di bizzarria?!?
Beh, no. Tenuto conto che sono solo alla mia seconda esperienza [2] con questo genere, una delle cose che ho capito è che all'interno del romanzo logica e coerenza sono ferree. Certo, nella bizzarria più assurda, ma comunque ferree.
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In Apocalisse Peluche i giocattoli hanno preso il potere; non sono giocattoli "normali" ovviamente, sono smart-toys, giocattoli di una nuova generazione, specie di A.I. in fase sperimentale. Inutile ricercare all'interno del romanzo un qualche principio scientifico accettabile per cui questo è possibile; di fatto non ha alcuna importanza e vi assicuro che leggendo il romanzo, l'ultima cosa che vi verrà da domandarvi è come diavolo hanno fatto gli smart-toys a diventare così intelligenti, e soprattutto così potenti. Il romanzo è davvero molto avvincente, talmente ben scritto da non necessitare assolutamente di domande extra-romanzo.
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Uh! Una coniglietta...
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Rubo qualche frase alla postfazione di Chiara Gamberetta per chiarire meglio alcuni concetti perché mi rendo conto che comprendere bene di cosa stiamo parlando possa essere creare un po' di confusione:
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"Nelle sue opere [di Mellick, ndO] niente o quasi accade in modo irrazionale, o illogico. Gli elementi strani si combinano tra loro come le rotelle di un ingranaggio fornendo un'immagine finale  di grande coerenza e di notevole plausibilità; spesso le storie di Mellick sono più coerenti e verosimili della gran parte della narrativa fantastica tradizionale."
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Sull'ultima frase, quella dopo il punto-e-virgola, non saprei che dire perché sono tutt'altro che un esperto di letteratura fantastica tradizionale (immagino si intenda qualcun'altro oltre ai soliti Poe e Lovecraft, che ho letto e periodicamente rileggo con piacere); ma avendo letto per ora due opere di Mellick posso confermare al 100% la prima parte dell'asserzione di Chiara Gamberetta.
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Apocalisse Peluche, bizzarro finché volete (no anzi, pure di più!) fornisce tutte le risposte alle eventuali domande di chi legge, niente "buchi narrativi", niente cose lasciate in sospeso; altri tipi di domande o non sono pertinenti o sono inutili. Ricordo una volta che mentre guardavamo un cartone alla tv (Superman dei Fratelli Fleischer) un mio amico sbottò "Ma non è possibile!" quando vide Superman saltare dalle ali di un aereo in volo a quelle di un altro aereo in volo e poi a un terzo e così via. Cioè: che Superman superasse con un balzo interi grattacieli, che corresse più forte di una locomotiva, che i proiettili gli rimbalzassero sulla pelle (ecc.) ci stava, ma diobonino che saltasse da un aereo in volo all'altro questo no, eh! Beh, se accetti il patto iniziale non è che poi ti lamenti perché "non è possibile che i giocattoli siano intelligenti!", mi spiego?
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eventuali lamentele fatele direttamente a lui... 
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In Apocalisse Peluche i giocattoli diventano i padroni del pianeta e fanno una guerra spietata agli umani, fattene una ragione e goditi il libro, che è uno spasso, ben scritto, teso come una corda di violino dall'inizio alla fine (e che fine!). D'altronde se prima ancora di terminare il libro mi sono precipitato ad acquistare altri quattro bizarro-romanzi significa qualcosa vorrà pur dire, immagino.
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Ancora una citazione dalla postfazione e poi vi lascio correre ad acquistare il vostro primo romanzo di Bizarro fiction, non senza aver specificato ben bene che non si tratta di letteratura per anime candidissime e ipersensibili: beninteso, non sono così d'accordo con questa sbandierata scorrettezza politica - anzi per ora non ne ho trovata granché - ma sia chiaro che fluidi corporei, scene truculente, particolari splatter e decessi fantasiosamente disgustosi abbondano. Ma oltre a tutto ciò siamo in presenza di uno scrittore il cui
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"...stile è molto "trasparente", diretto, composto da periodi brevi e semplici. La sua prima persona accompagna il lettore senza mai porre ostacoli alla comprensione; ci si può rilassare e godersi pienamente gli avvenimenti bizzarri e assurdi."
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Sapete che evito sempre gli spoiler quindi credo non abbiate capito granché della trama di Apocalisse Peluche (comunque c'è sempre il link a Vaporteppa per rimediare, basta un click), quindi mi sono sforzato di non rivelarvi nulla di Julie, la protagonista del romanzo della quale è quasi impossibile non innamorarsi, personaggio più solido e meglio costruito di tantissimi altri romanzi che ho letto (ad esempio di fantascienza). E questo non vale solo per lei, ma per tutti gli altri personaggi presenti nel romanzo.
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Un po' vi invidio, voi che non l'avete ancora letto...

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Orlando Furioso (Novembre 2016)
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Note:
[1] "Classici" inteso sia in quanto generalmente definiti come tali, sia definiti tali da me medesimo senza appurare se lo siano effettivamente in modo più o meno ufficiale e/o generale. Insomma, forse mi sono autocostruito una categoria di "classici" a mio personale uso e consumo. E' per caso contro la legge? 
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[2] Ma certo! Pensavate che dato l'entusiasmo per Apocalisse Peluche mi fossi fermato lì?!? Nel frattempo ho letto La Vagina infestata (sempre di Mellick III) e ho già comprato altri QUATTRO romanzi di Bizarro fiction! Quando faccio le cose, cerco di farle per benino.