lunedì 14 giugno 2021

Nimona, di Noelle Stevenson

 Posted: 12 May 2016 07:05 AM PDT


Nimona

di Noelle Stevenson

 
volume unico
cartonato, colore, 272 pag

traduzione di Leonardo Favia



 
euro 24

 
bao




"A tutte le ragazze-mostro"



Brontolo sempre, ma alla fine sono una persona veramente fortunata.
Parlando solo del "comparto fumetti": compro e leggo un sacco di belle cose e me le godo e soprattutto ho la fortuna di conoscere - sia virtualmente che "live" - belle persone che danno ottimi consigli (diamine: l'elenco dei blog qui a lato servirà ben a qualcosa, no?!?) come ad esempio D.M. cui dedico questo scritto, visto che il suo consiglio è stato assai prezioso e mi ha fatto conoscere un'ottima fumettista.

Sto parlando di Noelle Stevenson (il suo
blog, il suo sito, Noelle su wiki) autrice di Nimona, originariamente apparso in rete come web-comic e ora raccolto finalmente in volume. Diciamo subito che la versione su web è leggermente diversa da quella raccolta in volume (per l'Italia da Bao): quest'ultima è molto più curata sia nella colorazione - che in volume è una vera festa per gli occhi, mentre nella versione web è un po' piattina - che nel disegno. La versione web inoltre presto non sarà più fruibile nella sua interezza, ma solo come anteprima.

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Noelle Stevenson, giovane fumettista americana, è già conosciuta da noi per essere la co-sceneggiatrice di Lumberjanes (QUI un'ottima recensione), storia per altro nominata ai GLAAD Media Awards del 2015. [ Ricordo che i GMA sono "premi annuali, creati nel 1990, assegnati dalla Gay & Lesbian Alliance Against Defamation alle persone e alle produzioni dell'intrattenimento, per il loro contribuito nel dare un'immagine più veritiera e accurata della comunità LGBT e delle questioni che riguardano la loro vita". da wiki]


Nimona - di cui Noelle Stevenson è unica autrice completa - è una bella storia, ben narrata, e seppure utilizza una serie di tòpoi (per altro amatissimi da tutt* noi) come la strega, il drago, il mutaforma, il cavaliere, il malvagio, riesce ad essere originale e, cosa molto importante, ad avere le caratteristiche per piacere ad un pubblico anche molto diversificato.


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La storia di Nimona si svolge in un ambiente non storicamente definito, decisamente fantastico anzi, nel quale sono mescolati con sapienza svariati elementi fantastici, come il fantasy più classico, le ambientazioni simil-medievali, una particolare versione della moderna tecnologia, scienza-magia e persino qualche accenno ad armature robotiche potenziate!
Lungi dall'apparire come un "calderone" confuso, gli elementi sono invece armoniosamente fusi tra loro senza mai dare alcun senso di stucchevolezza (l'operazione era rischiosa, ammettiamolo) e anzi, la storia viene continuamente arricchita da questi elementi che ne aumentano il coinvolgimento e il divertimento.

Il racconto è narrato con scatenata fantasia ma dà contemporaneamente un senso di compattezza e coerenza professionale - e ciò è tutt'altro che facile da ottenere e spesso accade che non riescano ad ottenere quest'effetto neppure nomi ben più blasonati e anziani di Noelle!

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Ho sempre avuto una sensazione, magari errata, probabilmente non sufficientemente ponderata, che voglio sottoporvi, premettendo che Nimona ha ben poco a che fare col fumetto nipponico: uno dei motivi per cui amo tanto i manga è stato che fin da subito, fin dai primi che ho letto alla fine degli Anni 80, ho riscontrato una sorta di scatenata libertà e fantasia [1] che, tranne eccezioni, mi pare non faccia parte del nostro modo occidentale di narrare. Ecco, sempre ammesso che questa mia sensazione abbia un minimo di fondamento, ho trovato la narrazione di Noelle Stevenson distante da quelli che sono i miei pregiudizi rispetto ai canoni del fumetto occidentale.

"Tu sei Ballister Cuorenero, il più grande supercriminale!"

Ripeto ancora per evitare equivoci, che Nimona non ha nulla a che vedere coi manga (li ho usati qui solo come termine di paragone per quella che io intendo come "narrazione scatenata"); semplicemente, a mio vodo di vedere e di "sentire" le storie, Noelle Stevenson è stata capace di creare una bella, deliziosa, drammatica storia senza uniformarsi in qualche modo ai "nostri" soliti canoni. Ha pescato e mescolato in modo coraggioso, e soprattutto divertente!, ha rischiato, ma non si è lasciata imbrigliare da nessun tipo di considerazione, ad esempio, sul "genere". Usa i generi che vuole come e quando le pare e il risultato è un racconto serrato, coerente, coinvolgente e che piacerà a tipi di pubblico anche diversissimi. Ha, insomma, abbattuto qualche barriera e ciò secondo me è un merito supremamente importante.

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Nimona - sapete che non amo gli spoiler, ma un minimo di trama ci vuole - è una ragazzina orfana che un bel giorno, improvvisamente, si offre o meglio si impone, come "spalla" (sidekick) del "malvagio" Ballister Cuorenero, un cavaliere appunto "malvagio con le virgolette" che inizialmente non ne vuol sapere di questa invadente sidekick.
Nimona è sbruffona invadente, allergica alle regole (anche quelle minime del quieto vivere) e manifesta un'incredibile vivacità. La ragazzina a dir la verità non è solo vivace e seccante: è anche una potente mutaforma (cosa pensavate volessero significare quelle ali da pipistrello che sfoggia in copertina?...) e nasconde molti più segreti di quanto sembri.

La nemesi di Ballister Cuorenero - e dunque anche di Nimona - è il cavaliere "Sir" Ambrosius Lombidoro, paladino del Regno, biondo tanto quanto Ballister è nero, ambiguamente fascinoso, è dotato di una scintillante armatura dorata e serve devotamente il potere e la gelida e potente Direttrice dell'Ente.

Ricordo, ché l'ho soltanto accennato più sopra, che la storia si svolge in uno strano mondo in cui si combattono giostre in armatura e lancia e contemporaneamente si comunica tramite schermi giganti, nel quale draghi sputafuoco minacciano i cieli e armature superpotenziate vengono date in dotazione a corpi scelti dell'esercito e durante operazioni alchemiche ci si protegge con modernissimi occhialini. E naturalmente i cibi si conservano in frigo, dove sennò?

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La trama si dipana, complessa e variegata, per quasi duecentosettanta pagine, ma se siete d'accordo finirei qui per evitare eventuali spoiler.

Tra i punti forti della storia ci sono le interazioni tra i personaggi: quelle tra i protagonisti/e, poi, sono improntati alla drammaticità, ma - e qui sta una delle particolarità di Nimona -  anche a un'ironia che sfocia spesso nel comico, un comico modernissimo e sempre ben gestito, mai sbracato o iperspecialistico.
Altro punto forte è il linguaggio: l'autrice fa parlare i personaggi in modo molto moderno eppure così ben integrato in quell'ambientazione steampunk-fantasy-medievale!

Nimona ad esempio ha un linguaggio giovanile e frizzantissimo - è una super-chiacchierona, vogliamo dirlo? - e ha sempre la battuta giusta per sistemare le cose a suo vantaggio, e le battute che recita sembrano sempre a metà strada tra un'esplosione di capricci (e i capricci di una che può trasformarsi in qualsiasi cosa non sono proprio raccomandabili...) e il tipico "scazzo" giovanile, pieno anche di un'ansia che viene mascherata da un marcato "bullismo".
Non pensatela come antipatica o malvagia, in realtà Nimona fa (anche) tenerezza e quando saprete la sua storia certamente simpatizzerete con lei.

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Ma siccome ogni lettore e lettrice, indipendentemente dagli scopi dell'autrice, si sceglie il proprio personaggio preferito (o da esso viene scelto, è questione di punti di vista), non posso negare che il mio è senz'altro e proprio Ballister Cuorenero, un "malvagio" sui generis, così sfaccettato e sofferente, un "malvagio" che in realtà cova dentro di sé istanze rivoluzionarie tutt'altro che malvagie e una tenerezza, o un bisogno di essa, che traspare anche contro la sua volontà.

Anche gli altri personaggi, compreso Sir Ambrosius Lombidoro, riservano parecchie sorprese e l'abilità dell'autrice consente e anzi favorisce una bella sequela di emozioni (la parola "divertimento" l'ho già troppo usata, vero? Non vorrei pensaste a Nimona come a un fumetto comico; non lo è; ha elementi comici, certo) e di colpi di scena tutt'altro che scontati e, soprattutto, molto graditi. La storia non ha un solo istante di "stanca" e posso assicurare che il finale, cui ci si avvicina con un'escalation di drammaticità sempre più intensa, è totalmente inaspettato e... mi spiace, ma a questo proposito non posso aggiungere altro.
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. Non ho ancora parlato, ma oramai si sa che è il mio dramma personale: tenere un blog sui fumetti e non saper mai cosa dire sui disegni! Ma si può?... 
Ecco perché metto sempre così tante immagini a corredo dei miei prescindibili scritti, perché spero che esse parlino al posto mio (di fatto, lo fanno, grazie al cielo!), anche se bisogna sempre far notare che un conto è vedere i disegni riprodotti su un monitor, con regolazioni soggettive che, per quanto "perfette", renderanno sempre i disegni riprodotti diversissimi dall'originale. E posso dirlo a ragion veduta perché proprio in questo momento sto confrontando il mio volume con le immagini che ho inserito in questa pagina: ebbene la differenza è notevolissima, soprattutto nei colori e nelle luci (e no, ahimé non sono un esperto di photoshop...).

Vi sarete comunque già fatta un'idea sullo stile di Noelle Stevenson in questo Nimona: disegni minimali, di un minimalismo di segno che può ricordare lo stile ricco ma essenziale di Adventure's Time (e in effetti leggo su wiki che l'autrice ne ha disegnato qualche episodio). Questo stile, questo genere di segno risulta estremamente efficace soprattutto quando la storia è ben strutturata, un disegno troppo "raffinato" sarebbe fuorviante o meglio non necessario, in una storia del genere.


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Dunque: fantasia scatenata, storia originale e appassionante, perfetto mix di dramma, comedy e action, quel po' di ironia che alleggerisce e fa sorridere, dei personaggi cui affezionarsi e che, a parte l'eventuale capacità di mutar forma, non restano mai uguali a se stessi pur senza perdere di coerenza narrativa... C'è di che avere piena soddisfazione!
E, ripeto ancora, il valore aggiunto è che potranno fruire di questo bellissimo libro a fumetti lettori e lettrici di tutte le età (senza retorica).
.In genere non ne parlo, perché normalmente non so che dire (oppure perché, più raramente, leggo l'opera in inglese), ma mi è sembrata molto bella la traduzione, bella la resa del linguaggio fluido e vivacissimo e ottima la resa delle traduzioni italiane dei nomi dei personaggi, letterali certo, ma si sarebbero potute prendere altre scelte altrettanto letterali ma più infelici. 
Concludo consigliando questo volume a chiunque, purché nella fascia di età dai quattro ai centonove anni (a cinque anni si possono pur sempre guardare le figure, no?).
Buona lettura!



Orlando Furioso (Maggio 2016)

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[1] E pensare che una delle critiche che più spesso vengono fatte ai manga (spesso da persone che non ne hanno mai voluto leggere uno per intero...) è che siano in qualche modo "tutti uguali"... Francamente non ho mai trovato una "critica" meno sensata e meno veritiera di questa!
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