lunedì 14 giugno 2021

La Nuovissima Marvel

 Posted: 01 Jun 2016 10:24 AM PDT

La Nuovissima Marvel
All-New, All-Different Marvel

i numeri 1!
(che ho comprato finora...)

1a parte





E' la prima volta che mi tocca correre per scrivere le mie considerazioni, perché ho intenzione di fare alcune considerazioni su tutti i numeri 1 della Nuovissima Marvel (All-New, All-Different Marvel) che ho comprato e letto. Non tutte in un unico post, non ce la farei (né nessuno al mondo vorrebbe mai leggere un post siffatto!)

Sebbene abbia sempre avuto poco interesse nel parlare qui delle "novità", stavolta mi tocca, e anzi sono già in ritardo, visto che stanno già per uscire alcuni "numeri 2" (mi sa che un paio sono proprio già usciti!) e quindi... via di corsa - in rigoroso ordine random  con questo assurdo tour-de-force!


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Dunque Secret Wars è terminata. Se è finita "bene" o "male" ancora non l'ho capito (pur avendola letta tre volte), ma soprattutto - per me che non ero un Marvel-assiduo prima dell'evento - parecchie cose rimangono molto oscure, e spero che mi verranno rivelate in seguito.
A quanto ho capito le nuove serie ripartono tutte da un (fittizio) numero 1 e si svolgono otto mesi dopo la fine di Secret Wars.

Battleworld, il mondo formato da pezzi di universi Marvel  alternativi tenuti insieme dalla ferrea volontà di Victor Von Doom (Dottor Destino) non c'è più e l'Universo Marvel è stato ricreato, ma evidentemente in modo non perfetto, visto che in esso troviamo personaggi che appartenevano a universi "alternativi" ora distrutti.

La nuova numerazione (in realtà ogni albo, per motivi fiscal-editoriali, continua anche con la numerazione precedente: ad esempio Amazing Spider-Man n. 1 è in realtà il numero 650 de L'Uomo Ragno) dovrebbe essere, come spesso accaduto negli ultimi anni, un "punto di inizio ideale per nuovi lettori" (o ex-lettori, o quasi-ex-lettori, come il sottoscritto) e ciò non è del tutto vero come non è del tutto non-vero...

Prima dell'arrivo dei manga in Italia, era normale partire a leggere una serie a fumetti "in media res": da Tex a Diabolik, dai supereroi Marvel pubblicati dalla Corno, da Alan Ford a Linus, erano ben poche le persone che avevano avuto la fortuna di iniziare una serie dal numero 1. Questo era uno svantaggio? Beh, per quanto mi riguarda non lo è mai stato: leggevo, non capivo un accidente, ma il fumetto mi piaceva; continuavo a comprarlo e poco per volta risolvevo ogni dubbio e ogni mistero, e magari mi procuravo anche dei numeri arretrati.

Voglio dire, era normalissimo arrivare a corsa già iniziata! Questo ha mai scoraggiato qualcuno? Delle vecchie generazioni, non di certo. 
Al di là di queste considerazioni, se vi dicessi che un/a non lettore/lettrice Marvel - o comunque una persona poco avvezza - con l'acquisto di questi numeri 1 (o di alcuni di essi) avrebbe la situazione bella chiara, beh, ecco, no, proprio no. Questo è un ostacolo per cominciare a leggere un fumetto? Per quanto mi riguarda: no!
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La Nuovissima Marvel - Prologo.

Contiene le sei storie brevi di All-New All-Different Point One (uscito negli Usa il 12/2015). Dovrebbe essere una "raccolta di storie interconnesse" utile a farci dare un sguardo a ciò che leggeremo in un vicinissimo futuro. Le storie contenute fanno parte de Il Torneo dei Campioni, Carnage, Rocket Raccoon & Groot, Gli agenti dello S.H.I.E.L.D., i Nuovissimi Inumani e Daredevil.
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Poche, quando non pochissime pagine per ogni storia di autori vari. Per chi non avesse mai letto nessuna pubblicazione Marvel questo albo è, a parer mio, quasi sumero. Sono brutte storie? Per nulla: a me sono piaciute quasi tutte e il fatto che recentemente abbia letto qualcosina della Marvel mi ha aiutato molto. Chi fosse marvel-digiuno mi sa che, invece, si sentirà un po' sperso/a...
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Note iniziali e finali aiutano, sia i nuovi arrivi che i vecchiotti distrattoni come il sottoscritto. Indispensabile per approcciarsi alla nuova Marvel, la All-New, All-Different Marvel? No.
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Amazing Spider-Man n. 1
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Albo cicciotto, per euro 3,50, che raccoglie il n. 1 americano di Amazing Spider-Man e il numero 1 di Spider-Man 2099. Per Amazing Spider-Man le buone notizie sono Dan Slott ai testi e Giuseppe Camuncoli ai disegni e il matrimonio tra un bell'orsone rosso e il suo compagno e quando c'è roba LGBT io personalmente son contento, sempre. La trama pare continuare esattamente da dove si era interrotta prima di Secret Wars (dico "pare" perché ho parecchi numeri arretrati del ragnetto da leggere...). 
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Le cattive notizie sono la ragno-mobile (noooo... di nuovo?!?...) e il fatto che Peter Parker non è più uno sfigato, ma un miliardario a capo di una multinazionale, però "buona". Cose che a me fanno passare tutta la simpatia che avevo per il personaggio. Anzi, a dirla tutta io ho adorato Superior Spider-Man e ho smesso di leggere il ragnetto quando è tornato Petey. Fatemi pure causa. Comunque: action a mille, disegni superlativi del Cammo nazionale, botte e Peter Parker in giacca e cravatta che pare un quarantenne. E' il punto di inizio ideale per nuovi lettori/lettrici? Mah... con un po' di google si risolve tutto!
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Per quanto riguarda Spider-Man 2099 - Peter David ai testi e Will Sliney ai disegni (belli) - il personaggio mi è sempre piaciuto, la trama di fondo pure, insomma promette bene.
Segue una brevissima, esteticamente deliziosa, narrativamente boh, della Donna Ragno (Spider-Woman) molto incinta, di cui nulla so. E infine un breve inizio (7 pagine) di  Miles Morales, lo Spider-Man del defunto Universo Ultimate, giovanissimo, splendido, drammatico personaggio che, pure lui, conosco poco e da poco. Infine un'inutile storiellina umoristica, grazie al cielo di sole due pagine. Abbondanti note iniziali e finali aiutano molto.

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Avengers n. 0
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Alcune brevi storie (autori: Waid, Robinson et alii, non ho capito bene chi ha scritto e chi ha disegnato cosa) che ci introducono al nuovo universo "vendicativo" - ricordate che un tempo gli Avengers si chiamavano Vendicatori? No? Quanto siete giovani...
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Trait d'union di queste storie è lo Squadrone Supremo, ma non quello che conoscevamo, bensì un mix di personaggi sopravvissuti ad universi "alternativi" del pre-Secret Wars ora scomparsi (forse). L'atmosfera si fa cupa, molto cupa e i membri dello Squadrone Supremo non vorreste averli come vicini di casa... Sono una versione malvagia degli Avengers, a loro modo decisi a proteggere il mondo, senza fermarsi davanti a nulla. Uno dei tie-in secondo me migliori di Secret Wars era proprio la serie dello Squadrone Sinistro (con le magnifiche matite di Pacheco e la storia di Guggenheim), cui questo violentissimo e deciso Squadrone Supremo si ispira direttamente.

L'albo inizia con una bella storia di Visione e Wanda Maximoff, che da sola vale l'acquisto dell'albo; poi A-Force, la squadra vendicativa tutta al femminile capitanata da Carol Danvers; seguono i New Avengers (versione più cresciuta degli Young Avengers); una bella storia con protagonista l'ormai ultrafamoso Deadpool che introduce, più o meno, gli Incredibili Avengers e infine gli Ultimates. L'atmosfera, dicevo, è più che cupa e ne avremo ulteriore - parziale - conferma leggendo...

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I Nuovissimi Avengers n. 1
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Anche questa testata, così come Amazing Spider-Man, sarà quindicinale ed ospiterà diversi comprimari. In questo primo numero abbiamo quattro storie, rispettivamente una dei Nuovissimi Avengers (Waid ai testi, Kubert ai disegni), una veramente deliziosa con protagonisti Ms. Marvel e l'altrettanto giovanissimo Nova (Waid e Mahmud Asrar), una dello Squadrone Supremo (Robinson testi, Kirk matite), una dei New Avengers o A.I.M. (A. Ewing ai testi, G. Sandoval disegni).

I Nuovissimi Avengers di Waid e Adam Kubert hanno per protagonisti il nuovo Capitan America, alias l'ex Falcon (black) Sam Wilson, Tony Stark/Iron Man e una breve apparizione di Spider-Man (Miles Morales, b-latin, ex Ultimate Universe) e soprattutto viene introdotto il nuovo, potentissimo, intergalattico nemico. Cupezza, ma non ancora al top.

La storia di Ms. Marvel e Nova alleggerisce un po' l'atmosfera: cotte adolescenziali tra giovani supereroi, disegni graziosissimi, facciotte irresistibili, identità segrete un po' meno segrete, maschietti in soggezione, femminucce pure, tanti sorrisoni durante la lettura.

Per il top del filone morte & distruzione c'è invece lo Squadrone Supremo in una storia che diciamo non farei leggere a un minore non accompagnato. Dei veri bastardi. Li odio. Mi hanno ammazz... ok, niente, leggetevelo se volete sapere (o googlate se non volete spendere). Non so se avrò voglia di continuare a leggere cose così cupe e violente... [Infatti oggi ho comprato il n. 2... ah, coerenza coerenza, non si può farne senza...]



Daredevil n. 1

"Oh-mio-dio! Devil, pardòn: Daredevil, ha l'aiutante!!! Ma per carità, ecco una testata che non comprerò di certo, ci mancavano i Batman-e-Robin della Marvel! Ecco, sicuramente è una mossa brutalmente commerciale per attrarre giovanissimi con la storia del sidekick! Ah, questo non mi piacerà senz'altro, prendo giusto il numero 1 e poi bye bye Devil!"
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Daredevil, ovvero forse il mio numero 1 preferito tra quelli del Nuovissimo Universo Marvel! Sempre a proposito di pregiudizi & coerenza, giustappunto. Ok, è vero, Daredevil ha un aiutante, si chiama Blindspot ed è un personaggio che mi piace moltissimo.

Allora: non leggo la testata di Devil-Daredevil da un bel po'. Un tempo era uno dei miei personaggi preferiti, poi - da quando si è scoperta la sua identità segreta, qualche annetto fa - non l'ho più letto, non so se ho fatto bene o male, ma così va la vita. Quindi comincio la lettura di questo numero 1 davvero a digiuno, tabula semi-rasa (ok, qualche googlata veloce in giro, San Francisco, la Mano e poco altro).

Comincio a godermelo dalla cover, bella e potente, iconica e cupa, con un Daredevi dall'aria molto dura e un giovane Blindspot di cui ancora nulla so. La storia è di Charles Soule mentre i disegni sono di un Ron Garney che si è appena conquistato un all-new, all-different fan (io). I disegni di Garney sono, così come la storia, cupi e duri, zero cartoonismo, tutto pare tagliato con l'accetta e i colori predominanti sono scurissimi; lo stesso Daredevil non è più rosso, ma nero, così come nere sono le tematiche affrontate in questo primo numero, con un nemico crudele e astuto. Lo scrittore della serie è egli stesso avvocato, così come l'alter ego di Daredevil, il cieco Matt Murdock. Un legal-thriller con riflessi noir, lo definisce nelle note dell'albo l'ottimo redattore  Giuseppe Guidi.

E il sidekick,il giovane Blindspot? Personaggio che ho amato da subito, l'impressione è che non sia costruito a tavolino, ma che abbia già una sua ricca personalità, certo in questo primo numero (che contiene i primi due numeri Usa) ben poco ci viene rivelato su di lui, ma quel poco basta a pensarlo da subito come un partner degno per Daredevil.

L'albo si beve d'un fiato, merito di una storia appassionante, frenetica e intelligente e di disegni, a mio parere, veramente emozionanti e carichi di tensione. Non si sorride leggendo questo primo albo, ma i dialoghi restano impressi e il desiderio di vedere come continua la storia è fortissimo. Già abbonato in fumetteria, io. Chi non legge Daredevil da un po' secondo me farebbe bene a dare una chance a questo intrigante, appassionante numero 1.

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Invincibile Iron Man n. 1
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Non sono mai stato un grande fan di Iron Man (certo, come chiunque anch'io adoro l'interpretazione cinematografica di Robert Downey, Jr.) anche se colleziono avidamente tutte le sue vecchie storie disegnate dal fu decano Gene Colan (r.i.p.). Comunque, avendo deciso di acquistare tutti i numeri 1 dell'All-New, All-Different Marvel, ecco qui il bell'albetto all'allettante prezzo promozionale di euro 1,99.

Lo scrive Brian Michael Bendis, che non è esattamente il mio scrittore preferito (anzi...) e lo disegna David Marquez (non conosco, sorry) e contiene i primi due numeri americani. Non so praticamente nulla di quanto è successo a Iron Man negli ultimi anni, ma non ho avuto alcuna difficoltà nella lettura e comprensione di questo primo numero.
La storia parte subito in quarta narrando parallelamente del play boy (...) Tony Stark - che il mondo intero sa essere l'uomo che si cela dietro l'armatura di Iron Man - e della letale Madame Masque (non ho idea di chi sia... il nome non mi è nuovissimo, ma la mia memoria da anziano è quel che è).
Ospite più che d'onore un Victor Von Doom, alias Dottor Destino, più affascinante che mai, [spoiler] in borghese, senza quella anacronistica armatura e il mantelluccio verde e soprattutto col viso completamente (o quasi) normale, anzi bellissimo! 

Si sa che quando c'è di mezzo Von Doom bisogna come minimo essere cauti, e certo Iron Man non è uno sprovveduto. Molto divertente il "dialogo" tra i due, molto accattivanti i semi gettati da Bendis per costringerci a comprare anche il numero 2.
Tantissime vignette, colori insopportabilmente cupi anche quando non sarebbe troppo il caso.

p.s. allegato, un poster (che non ho ancora avuto cuore si de-spillare dall'albo...


Wolverine n. 1

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Ma Wolverine non era morto?
Sì, ma questa è la nuova Wolverine, un clone chiamato X-23 - ora si chiama Laura Kinney - facente parte un tempo di un qualche progetto segreto paragovernativo, non ne so praticamente nulla. 
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Insisto un po' pedantemente sul mio "non saperne nulla" di certi personaggi, non perché voglio apparire più ignorante di quanto sono, ma per sottolineare se essendo (quasi) digiuni di Marvel si possano riuscire a comprendere, o almeno a godersi anche senza comprenderle appieno, queste nuove storie della nuovissima Marvel.

Pur non seguendo parecchio le avventure degli X-Men e del mondo a loro connesso, questo numero 1 me lo sono gustato con piacere, e la cosa mi ha non poco sorpreso, visto che il mio lontano abbandono delle X-testate fu dovuto a sopraggiunta incompatibilità tra il mio gusto di lettore e le suddette avventure.
Invece, contro ogni mia aspettativa (corroborata anche da quella che a mio parere è forse la cover più brutta dell'intero "lotto") la lettura di questo albo mi ha divertito. Gli autori della prima storia - All-New Wolverine - sono Tom Taylor ai testi, David Lopez e David Navarrot ai disegni. Gli autori della seconda storia - Old Man Logan - sono il pluripremiato "prezzemolino" Jeff Lemire ai testi e Andrea Sorrentino (bravissimo è dir poco) ai disegni.
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La prima storia si svolge tra azione forsennata - toujours Paris! - e flashback; c'è anche un ex-X-Man alato con le ali più strane che abbia mai visto e tra voli non pindarici e sfoderate di artigli - snikt! - c'è pure il tempo per un po' diu romanticheria. Belli i dialoghi, belli i disegni. 
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Old Man Logan è un anziano - e affascinante, bonazzo proprio, posso dirlo? - Wolverine che arriva dal futuro di una terra "alternativa", un futuro distopico in cui i personaggi Marvel che conosciamo hanno tutt'altre caratteristiche (mi par di aver capito che sono malvagissimi).
La storia, intitolata Berserker, è un lungo flashback in cui il vecchio Logan rivive cosa è successo a lui e alla sua famiglia in quel terribile futuro. Solo che egli si trova ora, inspiegabilmente, nel presente... nel "nostro" presente Marvel.
La storia si beve d'un fiato, merito certo di Lemire, ma soprattutto dei meravigliosi disegni di Andrea Sorrentino e degli efficaci e claustrofobici colori di Marcelo Maiolo. Compresa una sopresa a tutta tavola per chi ama il Cavaliere Oscuro.



Fine prima parte
(Domani la seconda. Se riesco.)

 Orlando Furioso (Giugno 2016)