martedì 15 giugno 2021

Breve storia della letteratura a fumetti, di Daniele Barbieri

 Posted: 08 Apr 2017 06:23 AM PDT


Breve storia della letteratura a fumetti
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di Daniele Barbieri
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e-book per kindle euro 6,29
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QUI sito di Daniele Barbieri
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QUI blog di Daniele Barbieri
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in edizione cartacea pag. 200
con illustrazioni


Carocci editore
collana Quality paperbacks




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Rispondendo a delle gentili domande fattemi da David Padovani per Lo Spazio Bianco, per un interessante articolo-intervista che andrà online "a puntate" - la cui prima parte potete leggere qui - con la nota simpatia e amore per il genere umano e in particolare per il mondo del fumetto che mi contraddistinguono, dicevo più o meno che aprire un blog scrivendo quattro cazzate sui fumetti e per questo definirsi, peggio: sentirsi "critico" è una cosa che mi provoca senzazioni a metà tra la pena e la ferocia.

Neanche a dire che ognun* può definirsi e "sentirsi" quello che gli/le pare; ma in un mondo in cui il relativismo è diventato assoluto, per cui la merda vale uguale come il risotto ai tartufi ed è la mia opinione per cui è la verità assoluta e se sai tre cose più di me sei un fottuto intellettuale hipster e ti bullizzo sui social e i gusti son gusti ecc. ecc., ammettere la propria ignoranza - lavorando almeno un pochino per renderla meno abissale - è un vero atto rivoluzionario.
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disegno di Winsor McCay (1867 - 1934)
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Un modo per rendere la propria ignoranza un po' meno abissale è, ad esempio, leggere i libri di Daniele Barbieri (qui la sua pag. wikipedia per farsi un'idea), una delle pochissime persone in Italia a potersi fregiare a buona ragione del titolo di critico.
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Anzi a dire il vero la definizione di critico è limitante, in quanto Barbieri è intellettuale di vastissima cultura e molteplici interessi [qui il suo sito; qui il suo blog; qui il suo blog di poesia]; docente universitario, la sua produzione saggistica è molto ampia e sempre di altissima qualità e il suo interesse particolare per il Fumetto è testimoniato dai moltissimi libri, articoli, saggi, seminari, convegni ecc. cui il nostro ha partecipato o è stato - ed è - il diretto promotore.
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La lettura del suo Breve storia della letteratura a fumetti, oltre a essere stata piacevolissima e ovviamente assai istruttiva, ha avuto l'effetto di riconciliarmi con un genere di lettura che ultimamente sto trascurando un po', e che invece è in grado - e lo sarà sempre - di offrirmi grandi, grandissime soddisfazioni.
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Dick Tracy di Chester Gould
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Il libro è un agile manuale perfetto per una consultazione rapida, ma ancor più utile a chi non sappia ancora granché sulla "Nona Arte" e abbia l'interesse e la voglia di saperne di più cominciando col farsene un'idea storica di base.
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Per chi invece tutte quelle cose le sa già (o, ehm, dovrebbe saperle...) è un utilissimo - e, ripeto: stra-piacevole! - "ripasso" generale, fonte di infiniti stimoli e di voglia di scoprire o riscoprire storie, autori, autrici, fumetti, personaggi, pubblicazioni...
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Come correttamente anticipa il titolo stesso, il libro è una breve storia, condensa in 200 pagine le informazioni necessarie per avere una visione generale, panoramica del fumetto nel mondo, dalla sua nascita; come Barbieri stesso dichiara nella prefazione:
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"[...] si tratta di una traccia, che ha perlomeno il pregio di mostrare più facilmente, per la sua brevità, la trasformazione che il fumetto ha vissuto in poco più di cento anni di storia."
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Trasformazione è proprio una delle parole chiave che meglio sintetizzano il processo del fumetto dalla sua nascita (1895? tutt* d'accordo?..) sino ad oggi e non disgiunta da ciò è altrettanto interessante la diversità che lo stesso medium ha espresso nelle varie nazioni, nelle diverse culture.
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Steve Canyon di Milton Caniff
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Capitolo dopo capitolo Barbieri ci guida alla scoperta delle trasformazioni e delle diversità che il fumetto esprime continuamente lungo tutta la sua tutto sommato breve storia; le tecniche, sia di scrittura che di disegno che di linguaggio, sono esposte in modo preciso e abbastanza semplice da essere comprensibili anche da chi non ha mai masticato Fumetto e fumetti.
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Strisce, comic-book, underground, manga, historietas, humanoids, valvolinici, "revisionisti"... nessun aspetto del fumetto viene tralasciato e seppure la brevità costringe l'autore a super-sintetizzare in alcuni casi (ad esempio - giocoforza - nell'oceanico argomento "manga"), la panoramica generale resta precisa, dettagliata ed ampiamente soddisfacente.

Gli autori (le autrici, ahimé, sono davvero poche, non certo per volontà di Barbieri...) sono citati quasi tutti e a seconda della loro importanza - che non necessariamente coincide col concetto così labile di "bravura" - viene dedicato loro più o meno spazio. Alcuni degli autori citati non li avevo praticamente mai sentiti nominare [...e ho pure un blog sui fumetti eh...] ed è stata proprio la lettura di Breve storia della letteratura a fumetti a fornirmi il giusto stimolo per andare a (meglio: cominciare a) informarmi per scoprire mille e mille cose per me nuove, tra le quali, primariamente, quella di leggere antichi/nuovi fumetti a me sconosciuti.
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Devilman di Go Nagai
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Ognun* troverà senz'altro modi e motivazioni individuali nella lettura di Breve storia della letteratura a fumetti di Daniele Barbieri, ma personalmente insisto molto proprio sulla questione degli stimoli forniti dall'autore: il linguaggio usato non sconfina mai nell'eccessivamente tecnico (seppure, giustamente, viene prevista la conoscenza di alcuni termini basilari) e per quanto l'ottica del libro sia quella dello studioso e del divulgatore di conoscenze che sono anche tecniche, traspare facilmente la passione che anima Barbieri per l'argomento trattato; passione che - senza mai scollegarsi dalle conoscenze tecniche, ossia dalla storia del fumetto, che è l'argomento del libro - si trasferisce al lettore/lettrice, fornendo così non tanto nuovi punti di vista, ma alcuni strumenti in più per acquisire autonomamente eventuali nuovi punti di vista.
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Ampio spazio - direi giusto spazio, vista l'importanza della "scuola italiana" nell'intero mondo del fumetto - viene dato al fumetto italiano e/o di autori/autrici italiani: non c'è corrente, filone, "genere" che non venga come minimo citato; ma più generalmente la "scena" italiana viene analizzata con attenzione e ricche, per quanto sintetiche, analisi.

Jeff Hawke di Sidney Jordan
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Le grandi - e innovative - personalità del fumetto italiano sono tutte presenti, dalla "preistoria" dell'italico fumetto sino alle correnti e ai fenomeni più attuali e recenti, anche quando si tratta di personalità oggi quasi dimenticate, se non addirittura completamente sconosciute al grande pubblico, in particolar modo alle giovani generazioni di lettori e lettrici. 
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Non so quanto corretta, ma mi sono fatto l'idea che il lettore/la lettrice ideale di questo libro, o meglio: colui/colei che a mio soggettivo e fallibile parere può godere maggiormente della lettura di Breve storia della letteratura a fumetti di Daniele Barbieri siano proprio quelle persone giovani che pur non essendo così "addentro" al mondo del fumetto, se ne stanno però appassionando.
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Forse questa mia idea nasce dal fatto che durante la lettura del libro mi è capitato spesso di pensare quanto avrei apprezzato una simile lettura (enormemente, credo!) se l'avessi fatta durante la mia adolescenza, quando cioè i miei gusti, la mia sensibilità nei confronti dei fumetti si stavano lentamente formando. Credo che sarebbe stato davvero fantastico!

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Valentina di Guido Crepax
 
Anche l'annosa querelle "fumetto d'autore" vs "fumetto popolare" viene affrontata da Barbieri, che finalmente chiarisce - se mai ce ne fosse stato bisogno - che non esiste un'equazione genericamente funzionante che assegni maggiore o minore "valore" a seconda di quale di queste due (labili, a mio parere) "categorie" venga presa in considerazione. Com'è ovvio tra il "fumetto d'autore" ci possono essere delle opere che valgono davvero poco e nel "fumetto popolare" si possono trovare opere degnissime e importanti. E viceversa, naturalmente.

Il libro termina con una interessante, e direi indispensabile, bibliografia/sitografia, oltre a un indice analitico.

Come ha certamente compreso chi abbia letto sin qui, Breve storia della letteratura a fumetti di Daniele Barbieri è un libro consigliatissimo, anzi indispensabile per chi voglia approfondire, "ripassare", conoscere ex-novo, trovare nuovi stimoli per conoscere meglio, e quindi meglio amare, il Fumetto.


Barbarella di Jean-Claude Forest
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Ultima considerazione: leggendo il libro non è semplice - anzi, è quasi impossibile - capire quali siano i gusti veri e propri, le preferenze personali di Daniele Barbieri e questo a mio parere è un'ulteriore merito da ascrivere all'autore e al libro; questo non perché io ami particolarmente la "neutralità", ma proprio perché lo scopo del libro non è quello di consigliare un'opera invece di un'altra, ma di fornire al lettore/alla lettrice degli strumenti per avere maggiori informazioni e quindi criteri nella formazione di un gusto e di una sensibilità autonomi.
Buona lettura! 

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Orlando Furioso (Aprile 2017)

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Natura Morta di Jacovitti