domenica 13 giugno 2021

NANCY, di Ernie Bushmiller

 Posted: 25 Oct 2015 12:21 PM PDT


Nancy.
by Ernie Bushmiller

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Nancy is Happy, dailies 1943 - 1945
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Nancy likes Christmas, dailies 1946 - 1948
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Nancy loves Sluggo, dailies 1949 - 1951
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ogni volume è brossurato e rilegato, pag. non numerate (oltre 330 a vol.), b/n
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prezzi:
Nancy is Happy $ 24,99;
Nancy likes Christmas $ 26,99;
Nancy loves Sluggo $ 39,99.
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Fantagraphics Books



Come spesso accade nel mondo del fumetto, alcuni "comprimari/e" riescono ad avere più successo del/la protagonista e si prendono tutta la gloria.
Il più delle volte è giusto così, nel caso della comic-strip di Nancy poi è giustissimo!
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Nancy - strip del 1943
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La bambina grassottella e precoce - ha solo 8 anni, ma possiede un'intraprendenza invidiabile! - fu creata da Ernie Bushmiller ed ebbe la sua prima apparizione pubblica il 2 Gennaio 1933.
Nancy è la nipote di Fritzi Ritz colei che fino a quel momento era ancora la titolare e protagonista dell'omonima striscia creata nel 1922 da Larry Whittington.
Nel 1925 la striscia fu assegnata a Bushmiller e Nancy divenne infine titolare della striscia nel 1938.

Zia Fritzi passò dunque di grado e da protagonista divenne una comprimaria della striscia; comprimaria comunque importante in quanto figura adulta e materna/genitoriale, responsabile della crescita e, per così dire, "coscienza" della nipote monella Nancy.
Zia Fritzi, sempre raffigurata come un'affascinante signorina degli Anni 20, è single e col suo lavoro (quale sia non saprei dire) mantiene se stessa e la piccola Nancy.
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la prima strip di Fritzi Ritz
1922 Fritzi Ritz cartoon, via http://chroniclingamerica.loc.gov/lccn/sn83030193/1922-10-09/ed-1/seq-28/
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La figura di Fritzi ebbe nel corso degli anni una trasformazione notevole: quand'era protagonista della striscia era una giovane e un po' frivola attrice interessata principalmente agli uomini, al denaro, ai cosmetici e ad apparire sempre bella e affascinante; e, cosa molto importante, tra le righe si capiva che aveva un'attiva vita sessuale.

Da quando entra in scena Nancy la zia si trasforma in una quasi-madre (in realtà una madre vera e propria a tutti gli effetti), coscienziosa, sempre preoccupata dell'educazione della nipote, sebbene risulti ancora moderatamente interessata alla cosmesi e a trovare un "buon partito", ma sembrerebbe più per dare un "padre" a Nancy che per avere un uomo per sé.

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Nancy - strip del 1946
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Altro comprimario di lusso, direi anzi co-protagonista, è Sluggo (Smith di cognome), un orfano di età un pochino più grande di Nancy, poverissimo e rasato a zero, introdotto nelle strisce da Bushmiller nel 1938. Sluggo proviene "dal lato sbagliato dei binari", ossia dalla parte più povera della città.
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Nelle strisce di Nancy non si ravvisa mai un benché minimo cenno di critica sociale, anzi l'atmosfera è quasi sempre allegra e positiva e i problemi e le ansie riguardano sempre piccole cose o comunque non vanno mai a toccare profondità "sgradevoli": anche quando si accenna a cose come la disoccupazione, la crisi o la guerra lo si fa in un tono sempre tra il serio e lo scanzonato, con una positività e un'ottimismo di sottofondo che permettono a chi legge di non angosciarsi mai, anzi di avere sempre il sorriso sulle labbra.

Ciò non toglie che anche nella città in cui si svolgono le avventure di Nancy - città che per altro non viene mai nominata, se non in qualche striscia degli Anni 20, non ancora realizzata da Bushmiller, in cui si cita di striscio New York - esiste un "lato sbagliato", cioè una parte povera e con qualche speranza di riscatto sociale in meno: proprio la parte da cui proviene Sluggo, definito di volta in volta come il boyfriend di Nancy (anche se in realtà corteggia ogni ragazzina del quartiere, con gran risentimento di Nancy che comunque lo ricambia per le rime) o il suo migliore amico.

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Nancy - strip del 1946
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Sluggo è un personaggio che, proprio come Nancy, pur se caratterizzatro con poche "pennellate" caratteriali (povero ragazzino fannullone, dove Nancy è la sfacciata e provocatoria monella) è dotato di "vita": al di là delle situazioni comicamente surreali, i due bambini sembrano proprio persone. E' quasi palpabile il fatto che abbiano una "vita" anche al di fuori delle strisce; voglio dire, la sensazione è quella che le gag raccontate (egregiamente) nelle strisce siano soltanto una parte, una piccola parte, della loro "vita", quella piccola parte che l'autore ci permette di sbirciare.
Sarà anche per questo che sono loro così affezionato.
Questa caratteristica, cioè la "vita" infusa nei personaggi di carta, è presente proprio (e solo) nei migliori fumetti, a striscia o meno che siano.

Tornando a Nancy: 1933, 1935, 1938... sembrano date antichissime, eppure - sarà il mio "cuore di fan" a parlare - le strisce mi sembrano ancora fresche e divertenti, "senza età". Questo a mio parere è dovuto alla genialità di Ernie Bushmiller e al suo stile, del quale parleremo in seguito più dettagliatamente.

Apro una parentesi per spiegare come mai sto parlando, con "cuore da fan", di una striscia a fumetti americana nata negli Anni 30: semplicemente perché Nancy è stata pubblicata anche in Italia sin dagli Anni 60 sui settimanali Intrepido e Il Monello e infine l'Editoriale Corno (sì, quella dei supereroi americani) pubblicò nel 1973 un libretto nella fortunata collana Eureka Pocket, che custodisco gelosamente tra i miei fumetti più cari. 
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Arturo e Zoe - Eureka Pocket, Editoriale Corno, 1973
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Giusto per sottolineare il maschilismo imperante da sempre in particolare proprio qui in Italia (parlando di Paesi più o meno "civili") la striscia fu ribattezzata del tutto arbitrariamente Arturo e Zoe, perché si sa, prima l'uomo e poi... il resto.

Dunque, ho conosciuto Nancy (& Sluggo) da bambino e fin da allora li ho amati e li amo senza cali di tensione e quando ho saputo che la benemerita e prestigiosa Fantagraphics Books avrebbe pubblicato lussuosi volumi con le dailies (strisce giornaliere) divise per annate - un po' come sta facendo Panini Comics con la pubblicazione cronologica delle strisce dei Peanuts, di cui sono felice acquirente e goloso lettore e rilettore - sono stato molto, molto, molto felice. uando poi i tre volumi finora usciti li ho acquistati, la felicità è come minimo triplicata.

Mi piacerebbe riuscire a spiegare, almeno in parte, il perché io ami così tanto, e da così tanto tempo, questa striscia e per farlo credo sia necessario parlare dello stile e della tecnica di Ernie Bushmiller.
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Nancy - strip del 1947, prima parte
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Mark Newgarden e Paul Karasik due cartoonist americani che tengono un corso di Fumetti alla School of Visual Arts di New York hanno sottolineato in un loro breve saggio dedicato a Nancy e al suo geniale autore, che

"Chi dice che Nancy è semplicemente una striscia comica su ragazzini col naso da maialino, ha completamente mancato il punto. Nancy sembra semplice a uno sguardo casuale. [...] Nancy è, in un certo senso, un "manuale" per una comic-strip. Muri, pavimenti, pietre, alberi, coni di gelato, linee cinetiche, piccoli e grandi dettagli sono attentamente posizionati senza che ci sia necessità di ulteriori abbellimenti. Tutto è disposto [nella striscia] con un unico scopo: trasmettere, comunicare, far arrivare la gag."

Al contrario di ciò che penso io personalmente, e di come vedo e vivo la striscia, Newgarden e Karasik sostengono però che:

"la vita di Nancy è fatta da poco più di qualche migliaio di strani e isolati eventi creati per le strip giornaliere"
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 [traduzione e sintesi mie]
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Nancy - strip del 1947, seconda parte
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I due cartoonist sostengono che i character della striscia sono monodimensionali e che la loro esile personalità si può riassumere in una parola o due, essendo creati unicamente con lo scopo di ottenere un "gag reflex" da parte di chi legge.
E' fuor di dubbio che tecnicamente abbiano "ragione" loro: però posso dire che i caratteri di qualsiasi personaggio, di carta e non, si possono tutti - volendo - riassumere in una o due parole. Ciò però, secondo la mia esperienza, non sta necessariamente a significare una debolezza instrinseca o una mancanza di "vita"; infine, Nancy è una comic strip, non un romanzo di Dostoevskij.

Inoltre il concetto stesso di "carattere" può variare a seconda del medium e del risultato che col medium si desidera ottenere: nel caso di Bushmiller è evidente che egli avesse come scopo il "gag reflex" da parte del pubblico (è una striscia umoristica), ma ciò non toglie che sia stato un autore geniale e che non abbia mai mancato il colpo, ultilizzando uno stile - che Newgarden e Karasik chiamano nel loro saggio "architettonico" - originale e totalmente efficace.

Continuano dicendo che

"Bushmiller aveva la mano di un architetto, la mente di un attore da film muto e l'anima da ragioniere. Il suo approccio stereotipato all'umorismo rivela meravigliosamente l'essenza di tutto ciò che definisce una gag: equilibrio, simmetria, economia. Le sue gag hanno il senso astratto della matematica e infatti Nancy è stata una mini-equazione algebrica mascherata da comic strip per quasi 50 anni."

Continuano il saggio affermando che comunque Bushmiller non ha mai fallito nella sua ricerca della gag e che per 50 anni è riuscito a far sorridere chiunque, indipendentemente dal suo "quoziente intellettivo", grazie alla sua metodica e alla ricerca della gag perfetta.
Non mi sembra male come risultato!

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Nancy, strip 1948 - prima parte
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Io naturalmente non sono un critico e mi limito a leggere, osservare e godermi le gag e il mondo di Nancy, così simile eppure diverso dal mio e a trovare Nancy, Sluggo e gli altri personaggi vivaci e, anzi, vivi.
Anzi dirò di più: Nancy e Sluggo mi sono dannatamente simpatici!

Lo stile grafico di Bushmiller è apparentemente semplicissimo, ma come tutte le cose semplici che funzionano è frutto di grande perizia tecnica e di continua ricerca. I personaggi, pur definiti con pochissime linee, hanno tutti una grande ricchezza di espressioni facciali e di posture corporee e sono tutti riconoscibili senza ombra di dubbio.
Personalmente sono sempre affascinato da come un autore/autrice affronta la raffigurazione di tutto ciò che non è personaggio all'interno di un fumetto, che si tratti di strisce o di fumetti non a striscia: adoro soffermarmi su interni, esterni, oggetti, ambienti, paesaggi, atmosfere.
E in questo campo Bushmiller mi ha dato grandissime soddisfazioni in quanto in quasi ogni striscia abbiamo oggetti, ambienti, sfondi sui quali sono capace di passare minuti a incantarmi.

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Nancy, strip 1948 - secondaparte
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In realtà mi rendo conto che per me è davvero difficile spiegare il perché le strisce di Nancy mi piacciano così tanto. Forse è semplicemente una questione di desiderio e identificazione e un misto di entrambi. Non nego che non mi dispiacerebbe vivere - almeno per un po' - nel mondo di Nancy, dove i problemi sono un po' più piccoli, dove le persone sono un po' migliori (almeno questo è ciò che si vede nelle strisce; cosa poi facciano fuori dalle strisce... chi può dirlo?) e dove tutto è un po' più mite e la cosa peggiore che può accadere è un "bonk!" o uno "splash!". Un mondo un po' zen, come qualcuno lo ha definito.

 Forse proprio grazie a queste splendide pubblicazioni della Fantagraphics Books, Nancy sta vivendo un momento di grande revival anche se, intendiamoci, non è mai stata abbandonata dall'immaginario americano e anglofono in generale, per quanto le strisce attuali siano, beh... "bruttine" è forse il termine che meglio le rappresenta; comunque anni luce lontane da quelle di Bushmiller. Si pensi che negli Anni 70 la striscia quotidiana di Nancy veniva pubblicata, contemporaneamente, in oltre 850 quotidiani!
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Nancy is Happy - complete dailies1943-1945
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Non sono entrato nel dettaglio dei tre volumi perché stiamo parlando di ben oltre 900 pagine di strisce, che toccano qualsiasi argomento (compresa, in un modo molto soft naturalmente, la Guerra) e che sono in grado di far passare a chi legge ore e ore di tenero e nostalgico piacere. Inutile dire che i volumi sono egregiamente stampati e rilegati e sono pressoché indistruttibili. Non c'era da aspettarsi di meno dalla casa editrice in questione.

Vista la continuità di pubblicazione italiana nel corso degli anni, posso ipotizzare che tra le persone più o meno mie coetanee ce ne debbano essere molte che quella striscia l'hanno amata: se siete all'ascolto, e se masticate un po' d'inglese, prendete in considerazione l'acquisto di questi tre primi splendidi volumi della Fantagraphics Books e rischiate davvero di regalarvi ore e ore di grande gioia!
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Nancy likes Christmas + Nancy loves Sluggo - complete dailies 1946/48 - 1949/51
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Alle persone giovani che mi leggono, invece, mi permetto di dare il medesimo consiglio: le strisce di Nancy sono davvero senza età, e sono per tutte le età, e hanno il potere di trasportare chi le legge in un mondo altro, seppure riconoscibile come molto simile al "nostro", ma incredibilmente più "morbido", positivo, non ancora intaccato dal male, un mondo che fa bene al cuore e alla mente, disegnato con uno stile (apparentemente) semplice e incredibilmente efficace.
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Le introduzioni dei tre volumi sono scritte rispettivamente da Daniel Clowes (!), Bill Griffith e Ivan Brunetti, tre grossissimi nomi del fumetto americano e mondiale, segno che le "vecchie" strisce di Nancy mantengono fama, prestigio e soprattutto piacere di lettura non solo tra il pubblico, ma anche tra i migliori "addetti ai lavori".

E poi oggi è pure il mio compleanno :)

Buona lettura!



Orlando Furioso (Ottobre 2015)




Nancy - strip del 1946 - un po' di "metafumetto"...