sabato 5 giugno 2021

Flash - DC Classic

 Posted: 13 Jan 2013 05:31 AM PST


Flash Classic n. 1
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(DC Classic n. 8)
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di Cary Bates (testi)
Irv Novick
 Rich Buckler, Jack Abel
John Calnan
, Alex Saviuk (disegni)

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contiene The Flash n. 270 - 277 [1979]
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brossurato, 144 pp, col.
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€ 13,95
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RW - Lion





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Sul fronte super-eroistico delle ristampe si viaggia a gonfie vele: l'offerta è abbondante come non mai, per la gioia di nostalgici, curiosi, veri credenti e distinti concorrenti.
"Buchi" di storie mai pubblicate in Italia vengono finalmente colmati, vecchie storie non inedite ma oramai introvabili se non a carissimo prezzo vengono finalmente rese di nuovo disponibili ai lettori e alle lettrici.

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Protagonista dell'ottava uscita della collana DC Classic è Flash, il Velocista Scarlatto, l'Uomo più Veloce della Terra, icona ultra-settantennale della DC Comics e super eroe ben conosciuto anche qui nella periferia dell'Impero, soprattutto grazie a un acclamato ciclo di storie a firma Mark Waid, pubblicato qui da noi dalla Play Press... anche se il Flash scritto da Waid non è esattamente lo stesso di cui ci occupiamo in queste righe.

Vari infatti sono stati i volti - e le relative identità segrete - nascosti sotto la maschera del Velocista Scarlatto: il Flash delle storie presenti in questo volume è quello storicamente più amato, il biondo Barry Allen, membro della polizia scientifica di Central City che oltre ad aver acquisito rocambolescamente il superpotere della velocità è anche l'iniziatore della Silver Age del fumetto supereroistico americano.

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Le storie contenute in Flash Classic n. 1, che pur non essendo antiche possono apparire a un/a giovane poco meno che medievali in quanto a distanza temporale e culturale da oggi, funzionano invece ancora perfettamente, così come accade a molte delle produzioni supereroistiche dei decenni Silver e Bronze Age.
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Credo che i motivi per i quali queste "vecchie" storie funzionano (ancora) siano facilmente rintracciabili nella loro struttura e nell'ottima caratterizzazione dei personaggi: storie ricche di azione e suspence, nelle quali hanno grande importanza anche i pensieri, i sentimenti e le relazioni tra i protagonisti; i cliffhanger sono gestiti egregiamente e anche con una certa dose di (voluta?) ingenuità, come è giusto che fosse per comics non pensati per sciccosi intellettuali, ma per bambini, ragazzi e adulti desiderosi di intrattenersi piacevolmente con dei buoni fumetti.
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Il personaggio è certamente iconico - parliamo di Flash, non dell'ultimo dei Forgotten Heroes - e, cosa che lo rende ancora più ricco di sfaccettature, è anche sufficientemente ingenuo e umano, pronto a sbagliare come chiunque di noi, sia che indossi o meno il suo sgargiante costume.
E' proprio questa caratteristica ad aver reso, per un lungo periodo di tempo, così amati e popolari i supereroi, tutti e di tutte le Casa editrici: il contrasto tra il loro status in certi casi semi-divino, con superpoteri inimmaginabili e la loro umanità, i loro errori spesso tragici, la loro frequente incapacità a gestire decentemente le relazioni umane e affettive in particolare. Questa è la chiave principale del loro successo ed è il motivo per cui ancora li amiamo.
Per tutto ciò queste storie sono diventate dei classici e per tutto ciò funzionano ancora oggi, perché i nostri sentimenti, le nostre emozioni, i nostri errori e la nostra finitezza si rispecchiano oggi come allora in questi racconti, ci identifichiamo, coscienti o meno, in questi coloratissimi e umanissimi eroi.

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Ma anche senza voler mettere di mezzo sentimenti e psicologie varie, da un punto di vista puramente avventuroso e supereroistico, le storie contenute in Flash Classic n. 1 sono godibilissime e si bevono d'un fiato perché sono costruite tecnicamente in maniera ineccepibile.
Cary Bates - autore dei testi - miscela perfettamente azione pura, pathos e suspence offrendoci un tipo di lettura e di divertimento forse più "ingenuo" di quello proposto dai comics attuali, ma che in quanto a tecnica narrativa non ha nulla da invidiare alle recenti produzioni.

La creazione e l'ottima gestione di nemici decisamente sopra-le-righe (il Pagliaccio), di personaggi ambigui (il prof. Nephron e soprattutto Melanie, bionda sedicenne potenzialmente letale per il nostro eroe), il contorno di poliziotti corrotti e carcerati in rivolta e la presenza mai ingombrante, sempre narrativamente ben gestita, della moglie di Barry, Iris West, rendono l'immersione nella lettura un'esperienza che ci avvicina al concetto di divertimento puro, piacevolissima da sperimentare!
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Divertimento che prevede anche momenti di commozione perché proprio in questo ciclo di storie assistiamo a una inaspettata e terribile perdita che metterà a durissima prova la sanità mentale stessa del protagonista. (Di questo particolare, e coraggioso da parte degli autori, elemento narrativo sono curiosissimo di leggerne gli sviluppi nei volumi successivi)
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Non mancano i momenti di presenza delle altre icone del DC Universe: Superman, Wonder Woman, Batman e Lanterna Verde (non dimentichiamoci che Flash - Barry Allen è da sempre un membro della Justice League) che si troveranno a dover gestire un Flash più potente e furioso che mai!

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I disegni non colpiscono particolarmente per tecnica, ma sono - e sia detto senza "giustificazionismo" - perfettamente funzionali, piacevoli, "scorrevoli" direi, in senso positivo. Alex Saviuk e gli altri disegnatori non sono dei mostri sacri, ma posseggono senza dubbio il mestiere e sfoggiano un buonissimo storytelling che rende la lettura dinamica e veloce, proprio giusta per Flash.
Alla fine, forse sono proprio i disegni l'elemento che appare più datato e che quindi potrebbe non-invogliare alla lettura i/le più giovani: sono disegni che più che mostrare, raccontano; sono così lontani dagli sbrilluccicanti effetti photoshop odierni e la colorazione, va da sé, è a tinte piatte come usava a quel tempo, ottima per me, certamente ostica per le nuove generazioni, a meno che non abbiano passato qualche ora col naso "dentro" i fumetti di papà (o del nonno).
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Menzione, infine, per l'ottima traduzione di Francesco Vanagolli che ancora una volta svolge il suo compito con ottima sensibilità e competenza. 
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Post Scriptum: La resa di stampa

Questo volume, come apertamente dichiarato nella prima pagina, soffre in alcuni punti per la mancanza dei file originali: qualche pagina è stata quindi ottenuta da scansioni dirette e in questi casi la resa della stampa non è delle migliori. Ma siamo lontanissimi da una presunta "illeggibilità"! A mio modesto parere Flash Classic n. 1 vale l'acquisto nonostante questo problema.
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Orlando Furioso (Gennaio 2013)



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