Posted: 13 Jan 2013 05:31 AM PST
Flash Classic n. 1
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(DC Classic n. 8)
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di Cary Bates (testi)
Irv Novick, Rich Buckler, Jack Abel,
John Calnan, Alex Saviuk (disegni)
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contiene The Flash n. 270 - 277 [1979]
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brossurato, 144 pp, col.
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€ 13,95
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RW - Lion
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Sul fronte super-eroistico delle ristampe si viaggia a gonfie vele: l'offerta è abbondante come non mai, per la gioia di nostalgici, curiosi, veri credenti e distinti concorrenti.
"Buchi" di storie mai pubblicate in Italia vengono finalmente colmati, vecchie storie non inedite ma oramai introvabili se non a carissimo prezzo vengono finalmente rese di nuovo disponibili ai lettori e alle lettrici.
"Buchi" di storie mai pubblicate in Italia vengono finalmente colmati, vecchie storie non inedite ma oramai introvabili se non a carissimo prezzo vengono finalmente rese di nuovo disponibili ai lettori e alle lettrici.
Protagonista dell'ottava uscita della collana DC Classic è Flash, il Velocista Scarlatto, l'Uomo più Veloce della Terra, icona ultra-settantennale della DC Comics e super eroe ben conosciuto anche qui nella periferia dell'Impero, soprattutto grazie a un acclamato ciclo di storie a firma Mark Waid, pubblicato qui da noi dalla Play Press... anche se il Flash scritto da Waid non è esattamente lo stesso di cui ci occupiamo in queste righe.
Vari infatti sono stati i volti - e le relative identità segrete - nascosti sotto la maschera del Velocista Scarlatto: il Flash delle storie presenti in questo volume è quello storicamente più amato, il biondo Barry Allen, membro della polizia scientifica di Central City che oltre ad aver acquisito rocambolescamente il superpotere della velocità è anche l'iniziatore della Silver Age del fumetto supereroistico americano.
Vari infatti sono stati i volti - e le relative identità segrete - nascosti sotto la maschera del Velocista Scarlatto: il Flash delle storie presenti in questo volume è quello storicamente più amato, il biondo Barry Allen, membro della polizia scientifica di Central City che oltre ad aver acquisito rocambolescamente il superpotere della velocità è anche l'iniziatore della Silver Age del fumetto supereroistico americano.
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Questo volume, come apertamente dichiarato nella prima pagina, soffre in alcuni punti per la mancanza dei file originali: qualche pagina è stata quindi ottenuta da scansioni dirette e in questi casi la resa della stampa non è delle migliori. Ma siamo lontanissimi da una presunta "illeggibilità"! A mio modesto parere Flash Classic n. 1 vale l'acquisto nonostante questo problema.
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Le storie contenute in Flash Classic n. 1, che pur non essendo antiche possono apparire a un/a giovane poco meno che medievali in quanto a distanza temporale e culturale da oggi, funzionano invece ancora perfettamente, così come accade a molte delle produzioni supereroistiche dei decenni Silver e Bronze Age.
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Credo che i motivi per i quali queste "vecchie" storie funzionano (ancora) siano facilmente rintracciabili nella loro struttura e nell'ottima caratterizzazione dei personaggi: storie ricche di azione e suspence, nelle quali hanno grande importanza anche i pensieri, i sentimenti e le relazioni tra i protagonisti; i cliffhanger sono gestiti egregiamente e anche con una certa dose di (voluta?) ingenuità, come è giusto che fosse per comics non pensati per sciccosi intellettuali, ma per bambini, ragazzi e adulti desiderosi di intrattenersi piacevolmente con dei buoni fumetti.
Il personaggio è certamente iconico - parliamo di Flash, non dell'ultimo dei Forgotten Heroes - e, cosa che lo rende ancora più ricco di sfaccettature, è anche sufficientemente ingenuo e umano, pronto a sbagliare come chiunque di noi, sia che indossi o meno il suo sgargiante costume.
E' proprio questa caratteristica ad aver reso, per un lungo periodo di tempo, così amati e popolari i supereroi, tutti e di tutte le Casa editrici: il contrasto tra il loro status in certi casi semi-divino, con superpoteri inimmaginabili e la loro umanità, i loro errori spesso tragici, la loro frequente incapacità a gestire decentemente le relazioni umane e affettive in particolare. Questa è la chiave principale del loro successo ed è il motivo per cui ancora li amiamo.
Per tutto ciò queste storie sono diventate dei classici e per tutto ciò funzionano ancora oggi, perché i nostri sentimenti, le nostre emozioni, i nostri errori e la nostra finitezza si rispecchiano oggi come allora in questi racconti, ci identifichiamo, coscienti o meno, in questi coloratissimi e umanissimi eroi.
E' proprio questa caratteristica ad aver reso, per un lungo periodo di tempo, così amati e popolari i supereroi, tutti e di tutte le Casa editrici: il contrasto tra il loro status in certi casi semi-divino, con superpoteri inimmaginabili e la loro umanità, i loro errori spesso tragici, la loro frequente incapacità a gestire decentemente le relazioni umane e affettive in particolare. Questa è la chiave principale del loro successo ed è il motivo per cui ancora li amiamo.
Per tutto ciò queste storie sono diventate dei classici e per tutto ciò funzionano ancora oggi, perché i nostri sentimenti, le nostre emozioni, i nostri errori e la nostra finitezza si rispecchiano oggi come allora in questi racconti, ci identifichiamo, coscienti o meno, in questi coloratissimi e umanissimi eroi.
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Ma anche senza voler mettere di mezzo sentimenti e psicologie varie, da un punto di vista puramente avventuroso e supereroistico, le storie contenute in Flash Classic n. 1 sono godibilissime e si bevono d'un fiato perché sono costruite tecnicamente in maniera ineccepibile.
Cary Bates - autore dei testi - miscela perfettamente azione pura, pathos e suspence offrendoci un tipo di lettura e di divertimento forse più "ingenuo" di quello proposto dai comics attuali, ma che in quanto a tecnica narrativa non ha nulla da invidiare alle recenti produzioni.
La creazione e l'ottima gestione di nemici decisamente sopra-le-righe (il Pagliaccio), di personaggi ambigui (il prof. Nephron e soprattutto Melanie, bionda sedicenne potenzialmente letale per il nostro eroe), il contorno di poliziotti corrotti e carcerati in rivolta e la presenza mai ingombrante, sempre narrativamente ben gestita, della moglie di Barry, Iris West, rendono l'immersione nella lettura un'esperienza che ci avvicina al concetto di divertimento puro, piacevolissima da sperimentare!
.Cary Bates - autore dei testi - miscela perfettamente azione pura, pathos e suspence offrendoci un tipo di lettura e di divertimento forse più "ingenuo" di quello proposto dai comics attuali, ma che in quanto a tecnica narrativa non ha nulla da invidiare alle recenti produzioni.
La creazione e l'ottima gestione di nemici decisamente sopra-le-righe (il Pagliaccio), di personaggi ambigui (il prof. Nephron e soprattutto Melanie, bionda sedicenne potenzialmente letale per il nostro eroe), il contorno di poliziotti corrotti e carcerati in rivolta e la presenza mai ingombrante, sempre narrativamente ben gestita, della moglie di Barry, Iris West, rendono l'immersione nella lettura un'esperienza che ci avvicina al concetto di divertimento puro, piacevolissima da sperimentare!
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Divertimento che prevede anche momenti di commozione perché proprio in questo ciclo di storie assistiamo a una inaspettata e terribile perdita che metterà a durissima prova la sanità mentale stessa del protagonista. (Di questo particolare, e coraggioso da parte degli autori, elemento narrativo sono curiosissimo di leggerne gli sviluppi nei volumi successivi)
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Non mancano i momenti di presenza delle altre icone del DC Universe: Superman, Wonder Woman, Batman e Lanterna Verde (non dimentichiamoci che Flash - Barry Allen è da sempre un membro della Justice League) che si troveranno a dover gestire un Flash più potente e furioso che mai!
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Non mancano i momenti di presenza delle altre icone del DC Universe: Superman, Wonder Woman, Batman e Lanterna Verde (non dimentichiamoci che Flash - Barry Allen è da sempre un membro della Justice League) che si troveranno a dover gestire un Flash più potente e furioso che mai!
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I disegni non colpiscono particolarmente per tecnica, ma sono - e sia detto senza "giustificazionismo" - perfettamente funzionali, piacevoli, "scorrevoli" direi, in senso positivo. Alex Saviuk e gli altri disegnatori non sono dei mostri sacri, ma posseggono senza dubbio il mestiere e sfoggiano un buonissimo storytelling che rende la lettura dinamica e veloce, proprio giusta per Flash.
Alla fine, forse sono proprio i disegni l'elemento che appare più datato e che quindi potrebbe non-invogliare alla lettura i/le più giovani: sono disegni che più che mostrare, raccontano; sono così lontani dagli sbrilluccicanti effetti photoshop odierni e la colorazione, va da sé, è a tinte piatte come usava a quel tempo, ottima per me, certamente ostica per le nuove generazioni, a meno che non abbiano passato qualche ora col naso "dentro" i fumetti di papà (o del nonno).
Alla fine, forse sono proprio i disegni l'elemento che appare più datato e che quindi potrebbe non-invogliare alla lettura i/le più giovani: sono disegni che più che mostrare, raccontano; sono così lontani dagli sbrilluccicanti effetti photoshop odierni e la colorazione, va da sé, è a tinte piatte come usava a quel tempo, ottima per me, certamente ostica per le nuove generazioni, a meno che non abbiano passato qualche ora col naso "dentro" i fumetti di papà (o del nonno).
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Menzione, infine, per l'ottima traduzione di Francesco Vanagolli che ancora una volta svolge il suo compito con ottima sensibilità e competenza.
.Post Scriptum: La resa di stampa
Questo volume, come apertamente dichiarato nella prima pagina, soffre in alcuni punti per la mancanza dei file originali: qualche pagina è stata quindi ottenuta da scansioni dirette e in questi casi la resa della stampa non è delle migliori. Ma siamo lontanissimi da una presunta "illeggibilità"! A mio modesto parere Flash Classic n. 1 vale l'acquisto nonostante questo problema.
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Orlando Furioso (Gennaio 2013)
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