domenica 13 giugno 2021

BETA, vol. 1

 Posted: 20 Nov 2015 02:54 AM PST


Beta vol 1

di Luca Vanzella (testi) e
Luca Genovese (disegni)


miniserie di 2


brossurato, edicola, 224 pag. b/n

euro 6,90


Editoriale Cosmo




Prendere i "robottoni" e i personaggi di Go Nagai; "rifarli" senza risultare stucchevoli pur essendo derivativi; rendere reale (realistico) tutto questo narrandolo sotto una nuova luce; realizzare un fumetto che ti tiene incollato per 224 pagine: tutto ciò sembrerebbe un'operazione a dir poco rischiosa eppure a Luca Vanzella e Luca Genovese è - incredibile a dirsi - perfettamente riuscita.

Beta - precedentemente edito da un altro editore in due volumi a un anno di distanza l'uno dall'altro e a un prezzo non propriamente appetibile -  è per il sottoscritto materia - e lettura - del tutto nuova.
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Beta è un racconto ucronico (per inciso, un'escamotage narrativo che trovo particolarmente intrigante): siamo sulla nostra Terra, in un'epoca in cui Bresnev è capo assoluto dell'Unione Sovietica, c'è la Guerra Fredda con gli Stati Uniti presieduti da Jimmy Carter mentre Indira Gandhi guida l'India, la Lady di Ferro annichilisce gli Inglesi e un certo signore gobbo è a capo del governo italiano.
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C'è qualcuno di simpatico?
Non lo so. Proviamo il primo ministro italiano?
Quello con la gobba?
Se vuoi cambiamo, basta che non sia quella strega della premier inglese.
[Beta]
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Questi figuri, e il fatto che siano contemporaneamente al potere nei loro Paesi, ci dicono che l'anno in cui si svolgono le avventure di Beta è il 1979 di questa Terra ucronica, com'è d'altronde dichiarato a pag. 12 del volume [1].
Il biennio 1979-1980 è quello della prima esplosione nazionale del fenomeno dei "Robottoni" [2] e qualsiasi maschietto italiano che viaggi intorno alla quarantina e non sia vissuto in una caverna, ha in qualche modo partecipato a questa esplosione.

[Per chi fosse interessat* QUI e QUI si trovano una serie di articoli a tema molto interessanti]

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L'omaggio a Go Nagai è onestamente dichiarato, e con affetto, dagli autori - per bocca di Luca Vanzella - in seconda di copertina:

" [...] se abbiamo deciso di fare un fumetto con i robot giganti in stile Go Nagai è perché da bambini rimanevamo appiccicati al televisore a vedere Mazinga, Goldrake e Jeeg."

Le serie robottoniche di Nagai lasciavano aperte numerose domande che naturalmente ben pochi bambini si facevano ed è proprio a queste domande che, come detto nella prefazione, Beta cerca di dare una risposta adulta:

"Quali sono i presupposti e le implicazioni di un mondo in cui i robot giganti esistono davvero? Chi li finanzia? Chi ricostruisce le città? Come si organizza la politica?"

Le risposte che Beta produce sono credibili e questo accresce il divertimento per chi legge perché pur non essendo, per ovvi motivi, una miniserie realistica, Beta si basa su presupposti che come lettori e lettrici possiamo divertirci moltissimo ad accettare.
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Dunque siamo nel 1979, quasi venticinque anni dopo la formazione - al termine della Guerra Mondiale - dei due blocchi contrapposti: Stati Uniti d'America da un lato, Unione Sovietica dall'altro, giganteschi robot con funzione reciprocamente deterrente.
Uno di questi robot - Gunshin - è così complesso ed avanzato da aver bisogno di ben cinque piloti: Ataru, Akemi, Ryo, Kuma e Dennis. (E se l'ultimo l'ho scritto in grassetto, un motivo ci sarà...)

I quattro ragazzi e la ragazza stanno in un immenso laboratorio-base segreta su un'isola, nella quale è custodito il robot Gunshin, che necessita di moltissimo esercizio e di perfetto coordinamento da parte dei Cinque per essere governato.
Le dinamiche tra loro ricordano molto quelle che intercorrevano tra i personaggi delle saghe robotiche nagaiane, sebbene nel caso di Beta le psicologie, le situazioni e i dialoghi siano decisamente più adulti e interessanti.

Dennis è il pilota migliore dei Cinque e naturalmente è quello col carattere maggiormente ribelle e "difficile" e, come si scoprirà leggendo, ne ha tutti i motivi.

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L'allenamento dei Cinque verrà sconvolto da un imprevisto attacco da parte di un robot nemico al largo del mare di Tokyo; questo darà inizio a una catena di drammatici avvenimenti che, insieme, formano l'intera storia di questo primo volume.

Un conto sono gli allenamenti, un conto è un attacco vero: gli esiti della prima vera azione di guerra del Gunshin saranno pesanti e non tutti sopravvivranno.
Nel frattempo le due Superpotenze - USA e URSS - si accusano reciprocamente mettendo in serio pericolo la fragile pace:

"Il presidente Bresnev ha ordinato l'attivazione di tutti i robot del Patto di Varsavia. Analoghe operazioni sono avvenute tra i robot della Nato. Intanto a Berlino la situazione..."

Un improvviso attacco ad una base lunare, che provoca la morte di un pilota sovietico e la distruzione del robot da lui pilotato, fa ulteriormente precipitare la situazione e il professor Karnap, direttore della base di Gunshin e uomo il cui cervello è stato impiantato in un corpo robotico scopre che l'attacco lunare è stato sferrato da un tipo di robot mai visto prima, con specifiche caratteristiche che "sfidano le leggi della fisica" e che neppure si sa se siano terrestri...

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Il professor Karnap non è l'unico umano ad avere caratteristiche non-umane o ibride: compare infatti finalmente il dottor Lorenzo Beta, anch'egli privo di un corpo organico e la cui mente si trova in un computer. Lorenzo Beta potrebbe avere la soluzione per contrastare questi misteriosi attacchi portati da altrettanto misteriosi mecha: un gigantesco robot, il più grande e potente di tutti. Ed è già costruito.
Nel frattempo il vero nemico deve ancora mostrare il suo volto, che renderà molto felice soprattutto chi è realmente appassionato alle saghe robotiche nagaiane. Vi basti sapere che nonostante io sia tutt'altro che un "nagaiano di ferro", nel proseguire la lettura mi sono emozionato come un ragazzino all'apparizione del "supercattivo"!

Non intendo rovinare la godibilissima lettura rivelando altri particolari che guasterebbero l'effetto sorpresa.

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Ciò che mi ha fatto apprezzare moltissimo Beta è stato il mix perfettamente riuscito tra azione, intreccio della storia, interazione tra i personaggi, dialoghi e colpi di scena, sapientemente dosati da Luca Vanzella per risultare credibili ed efficaci. Ricordo che si tratta di una storia complessa, con molti personaggi, molti accadimenti e un intreccio tutt'altro che banale: Vanzella è comunque riuscito a mantenere una piacevole scorrevolezza e a rendere perfettamente leggibile una storia non semplice.
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Pari merito per la riuscita e la bellezza del volume hanno i bei disegni di Luca Genovese, personali seppure omaggianti lo stile dei manga nagaiani e per ciò ancor più godibili.
Il segno di Genovese è qui estremamente dinamico, meravigliosamente "sporco" e "rumoroso" nelle scene d'azione, dotato di un ottimo storytelling nel racconto generale. La suddivisione della tavola, quasi mai regolare, scandisce il tempo in modo dinamico e leggibilissimo.

E a proposito di azione: le scene di combattimenti, davvero cruente, occupano una grande parte del volume e hanno, tutte senza eccezione, una grande efficacia: guardandole pare di sentire realmente il potente, assordante clangore prodotto dagli scontri tra le parti metalliche di questi mostri giganteschi e distruttivi.
Ma la bravura di Genovese oltre che nelle scene d'azione e di combattimento viene fuori anche nelle scene in cui vengono mostrati i rapporti tra i protagonisti (deliziosa e commovente tutta la sequenza della "gita al mare" da pag. 147 a pag. 154).

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Ritengo perfettamente riuscito il connubio tra la scrittura di Vanzella e i disegni di Genovese: insieme i due autori hanno prodotto un fumetto che seppur apparentemente non è così vicino ai miei abituali gusti di lettore, mi ha invece soddisfatto moltissimo lasciandomi addosso una gran voglia di leggere il secondo volume (che grazie al cielo non dovrò aspettare un anno!) in edicola il prossimo 16 gennaio.
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Infine, Beta a mio parere è in grado di soddisfare felicemente un'ampia tipologia di lettori/lettrici, di diverse età e con gusti non necessariamente simili e questa per me è una dote che non moltissime opere possono vantarsi di possedere.
Buona lettura!

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Orlando Furioso (Novembre 2015)


Note:

[1] Anni in cui quei figuri hanno governato i rispettivi Paesi:
Margaret Tatcher: 1979 - 1990
Indira Gandhi: 1966 - 1977 / 1980 - 1984 (in effetti nel 1979 non era al governo)
Jimmy Carter: 1977 - 1981
Leonid Bresnev: 1964 - 1982
Giulio Andreotti: 20 Marzo - 4 Agosto 1979


[2] Non sono granché ferrato in Robottoni, tutt'altro. L'unico di cui abbia goduto le gesta in diretta televisiva fu Goldrake ("Grendizer"; anime di cui comunque non vidi mai la fine): all'epoca avevo 17 anni e il cartone animato non mi dispiaceva. Ma, si capisce, a 17 anni avevo decisamente ben altro da fare che non stare in casa a guardare la tv.
Non ho letto i manga robotici nagaiani classici (sfogliati sì, non letti) ma qualche anno fa ho visto in dvd la serie complete di Mazinga Z che francamente ho trovato un po' noiosa. Ho inoltre acquistato i dvd usciti recentemente in edicola di Goldrake, ma devo ancora guardarli.


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